Il nuovo Governo incaricato per la gestione della crisi politica ed economica del paese rilancia vecchi progetti di smantellamento della Protezione Civile Italiana

comunicato stampa

Abbiamo appreso dagli organi di informazione delle intenzioni del neo Ministro dell'Interno dott.ssa Cancellieri di togliere la Protezione Civile Italia dalla presidenza del Consiglio per portarla all'interno del suo Ministero.

 

Come USB affermiamo che sarebbe un grave errore sia conferire la delega alla Protezione Civile al Ministero dell'Interno, sia trasferire fisicamente il Dipartimento della Protezione Civile al Viminale.

 

Una recente opinione OCSE ha definito la Protezione Civile Italiana, basata sul modello Zamberletti, un'eccellenza unica al mondo.

 

Siamo assolutamente preoccupati delle recenti notizie apparse sui quotidiani, che riferiscono l'esistenza di un nuovo progetto allo studio del Governo Monti, con la finalità di rilanciare il ruolo dei Prefetti in capo anche della Protezione Civile (prevenzione protezione previsione) di questo paese.

 

Mettere nelle mani dei Prefetti la Protezione Civile significherebbe ingessare notevolmente tale sistema e favorire l'avvio di un processo involutivo che sfocerebbe nel ritorno al passato.

 

L'USB Vigili del Fuoco e la USB della Presidenza del Consiglio dei Ministri non ritengono così efficace ed efficiente neppure l'attuale sistema "Emergenza", snaturato da Bertolaso e da tutta una serie di scandali, giacché portando come esempio l'esperienza dai Vigili del Fuoco vissuta direttamente al terremoto de L'Aquila, non possono fare altro che testimoniare tutto un elenco di sprechi ed inefficienze.

 

In effetti a nostro parere, a parere della USB andrebbe rivista l'attuale organizzazione del Dipartimento di Protezione Civile (riportandola al progetto iniziale appunto citato dall'OCSE) soprattutto in merito all'enorme influenza politica che viene esercitata oggi sullo stesso.

 

La Protezione Civile è di fatto una componente tecnica, e deve rimanere una componente tecnica, pertanto l'influenza politica deve nel modo più assoluto esprimere un ruolo residuale all'interno di limiti da ridefinire.

 

Come USB, alcuni anni addietro, abbiamo presentato progetti di legge circa la nostra idea di Emergenza e Soccorso nel Paese in caso di eventi calamitosi nei quali l'idea di Protezione Civile non può prescindere da un ruolo prioritario del Corpo Nazionale dei VVF. Affermiamo ciò in quanto il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco è allo stato l'unica organizzazione dedita al soccorso sempre pronta H24 che può esprimere l'adeguata professionalità e competenza, sia tecnica sia operativa. Ritornando alle notizie sul Dipartimento della Protezione Civile e alla manifestata intenzione di porlo sotto l'egida prefettizia, come USB  ribadiamo che tale operazione sarebbe un grave errore, considerato l'esito fallimentare della riforma subita in questi ultimi anni, dai Vigili del Fuoco (passaggio al pubblicistico L.252/04 e dl.217/05) che ci ha trasferiti nell'attuale comparto sotto la direzione dei prefetti.

 

Un'altro fallimento che l'Italia non si può permettere di ripetere ai danni del Dipartimento di Protezione Civile e soprattutto ai danni dei cittadini del Paese.

 

USB rilancia e nei prossimi giorni formalizzerà al Presidente Monti la propria proposta.

 

Fuori i Vigili del Fuoco dal Viminale, all'interno del sistema di Protezione Civile Italiano come colonna colonna portante - prevenzione protezione previsione - alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio; più risorse finanziarie e maggiore autonomia gestionale e normativa.

 

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