IL DIRETTORE AZZECCAGARBUGLI NON SI SMENTISCE MAI

Padova -

 

Si è svolta mercoledì 6 novembre la procedura di conciliazione in seguito allo stato di agitazione regionale promosso da USB nella quale erano presenti tutti i dirigenti del Veneto e il direttore regionale. A presiedere e a svolgere il ruolo di conciliatore il Direttore dell’Emilia Romagna ing. Notaro.

La vertenza messa in atto dalla nostra Organizzazione consisteva nel far capire al direttore Veneto che la norma si applica quando entra in vigore e non quando decide lui. L’abitudine a penalizzare i lavoratori del Veneto con la scusa degli enti di controllo è una cosa risaputa, ma di fronte alla negazione di un diritto sancito nel Contratto Nazionale di Lavoro che la stessa Amministrazione ha scritto, è qualcosa di paradossale e insensato.

Di fronte a disposizioni di altri dirigenti che individuano il conteggio del pregresso in merito al riconoscimento del secondo buono pasto (art.14 dpr 121/22), il direttore, come un disco rotto che suona male con i suggerimenti di un “grillo parlante” che si sentiva in sottofondo, in tutte le occasioni, ha ripetuto le solite frasi di circostanza citando fonti senza portarle al tavolo. Come se un imputato, costretto a difendersi, portasse davanti un giudice atti “a voce”. Ha poi fatto riferimento ai soliti problemi che sarebbero sorti nel caso avesse riconosciuto l’art.14 in modo sbagliato dovendone rispondere in prima persona. Invece va bene quando a rimetterci sono i lavoratori?

Un atteggiamento vergognoso e che va oltre ogni limite tollerabile da questa Organizzazione Sindacale. Eppure le basi del diritto Costituzionale dovrebbero essere bagaglio formativo dei dirigenti invece, abbiamo assistito ad un teatrino indecoroso e senza nessun intervento da parte dei dirigenti dei Comandi del Veneto che, di fatto, si sono compattati in una sorta di corporativismo inaccettabile in quanto anche loro erano al centro della vertenza. Solo il dirigente di Venezia ha aperto bocca sostenendo le tesi del direttore dimostrando un atteggiamento servile di non poco conto. Tutti gli altri zitti e allineati forse per non rovinare la prossima pensione del Direttore.

Al tavolo abbiamo portato la disposizione della direzione Lazio che invita i dirigenti locali a applicare la norma dal 1 settembre 2022 e un ordine del giorno del Comando di Modena che indicava la stessa data. Dimostrazione che le Direzioni più attente e soprattutto più corrette sanno che un articolo del contratto di lavoro debba essere applicato quando entra in vigore.

Dopo avere in tutti i modi cercato di fare ragionare il direttore del Veneto e cercando di coinvolgere i dirigenti provinciali, anche con maniere forti, abbiamo chiesto cosa ne pensava il conciliatore che però si è riservato di esprimere la sua opinione al termine della riunione.

Purtroppo con il direttore del Veneto è sempre stato tempo perso: non prende posizione su nulla, informa e convoca le OOSS una volta l’anno e solo in occasione della programmazione della formazione regionale, si arrocca in assurde giustificazioni quando si chiede il riconoscimento di diritti. Eppure lo Stato lo paga per il ruolo che ricopre e per le decisioni che deve prendere.

Dal verbale si può constatare tutto quello che scriviamo in questo comunicato e come abbiamo cercato in tutti i modi di far capire che l’applicazione postuma di un articolo del Contratto può rivelarsi pericolosa per lui stesso in quanto noi andremo avanti per la nostra strada.

Unico dispiacere non aver potuto proclamare la giornata di sciopero per il 30 novembre, ultimo giorno di “lavoro” del direttore ma avremmo modo di salutarlo alla nostra maniera rispecchiando il suo modo di fare durante questi anni. A mai più rivederci, non ne sentiremo la mancanza.

PS: per la cronaca il conciliatore, “a microfoni spenti” ha riferito che in Emilia Romagna non ha emanato atti ufficiali ritenendo il 1 settembre 2022 corretto e riferito al giorno in cui è entrato in vigore il Contratto di Lavoro. Abbiamo molto apprezzato l’onestà del Direttore Notaro che ha dimostrato che non si può non essere d’accordo con questa Organizzazione Sindacale.

Il Coordinamento Regionale USB VVF