IL DESERTO IN VAL TIBERINA
COMUNICATO STAMPA
Da anni denunciamo l’inadeguatezza del sistema di soccorso tecnico dei Vigili del Fuoco. Il Dlgs 217/05 ha reso il Corpo Nazionale un apparato burocratico infilando decine e decine di prefetti nel ruolo di dirigenti centrali, questo ha determinato una serie di scelte sbagliate determinate da tagli a organici e risorse, al solo vantaggio del potere politico e della burocrazia centrale. Il recente “riordino” del CNVVF ha di fatto fotografato lo stato esistente dell’organico, prendendo come parametro per garantire il soccorso il solo dato statistico e legando questo ad un criterio di “produttività”. E’ del tutto evidente che non è possibile ragionare in questi termini, non può esistere un metodo per misurare la produzione del soccorso, esiste un metodo condiviso e suggerito dalla Unione Europea che è quello di 1 Vigile del Fuoco ogni 1000 abitanti e quello relativo ai tempi di intervento. Sul rapporto 1/1.000 in Italia siamo fuori parametri dato che il rapporto è di 1/15.000, sui tempi di intervento molto peggio. Esisteva un metodo che in Italia era stato introdotto ancora prima della EU, il tempo massimo di percorrenza per portare un soccorso efficacie era stato stabilito in 20 minuti, questo studio risale agli anni ’90.
Recentemente in Val Tiberina si sono verificati incidenti che hanno causato il decesso di persone. Non è nostra intenzione polemizzare specie su tragedie come quelle accadute, ma abbiamo il dovere come pompieri e come cittadini di riportare l’attenzione su la situazione della Val Tiberina dato che da sempre i Vigili del Fuoco hanno denunciato la carenza di sedi VF nella zona.
Il comprensorio della alta Valtiberina toscana comprende 7 comuni per una superficie totale di circa 670 kmq ed una popolazione di circa 30.000 abitanti, oltre a numerose attività industriali e una strada di grande collegamento come la E45 e l'invaso artificiale di Montedoglio.
Il soccorso è affidato a un distaccamento di personale volontario di Sansepolcro e a personale permanente che deve arrivare dal comando di Arezzo che dista oltre 40 km da quella sede; altri comuni per essere raggiunti richiedono più di un ora di viaggio. Da qualche anno il personale volontario non garantisce la copertura del presidio, quindi il soccorso viene effettuato solamente da squadre della sede centrale di Arezzo con notevole allungamento dei tempi di intervento e con conseguente aumento dei rischi ad esso connessi.
Gli interventi in Valtiberina sono circa 600 in un anno; negli ultimi anni vi sono stati diversi interventi abbastanza rilevanti, tra cui l'incendio che distrusse il calzaturificio Soldini, l'incendio allo stabilimento Buitoni, i tre incendi alla Donati legnami e il 29 dicembre 2009 il crollo di una paratia del canale di scolo della diga di Montedoglio.
Dall' inizio dell' anno vi sono stati purtroppo due decessi a causa di due interventi per incendio abitazione, e nel mese di marzo circa 1000 interventi a causa del forte vento.
E’ quindi necessario prendere in considerazione questi dati e far pressione sul Dipartimento affinché si apra in quella zona una sede di Vigili del Fuoco permanente aperta h24 365 giorni all’anno per garantire un adeguato livello di soccorso degno per i cittadini di un paese dell’Europa!