I VIGILI DEL FUOCO:QUELL'ESERCITO SENZA PAURA CHE UNISCE L'ITALIA
Appena giunto al Duomo di Episcopio, ha avuto subito la sensazione che quanto organizzato, perseguiva anche un fine diverso da quella che all'apparenza, sembrava solo la commemorazione di un lavoratore dei Vigili del Fuoco deceduto nell'adempimento del suo dovere.
Le illustri e numerosissime presenze testimoniavano l'impegno della persona che si e reso protagonista nell'organizzare la commemorazione di Marco ed al quale va la nostra stima e riconoscenza, giammai avremmo pensato ad azioni che potessero turbare i cattivi pensieri dei servi sciocchi del padrone.
Ricordo Marco, il suo sorriso umile e solare allo stesso momento, poco il tempo trascorso insieme, lo chiamavamo l'avvocato per i suoi studi in giurisprudenza, il mio ricordo e particolare, ero in convalescenza per un grave infortunio in servizio, l'ho incontrato il giorno prima dell'evento ero passato dal distaccamento di Eboli per salutare i colleghi del mio turno e lui era là in sostituzione con il suo sorriso era già uno di noi. Il Temporale già imperversava senza tregua, c'è stata l'emergenza, Marco non ha fatto più ritorno a casa, la cosa che più mi ha tormentato e che la mia squadra quella notte era stata scelta per portare soccorso a Marco ed io non c'ero, ero a casa, un altro in quel momento mi sostituiva.
Passato il momento commemorativo è giusto anche fare delle riflessioni sulla giornata: A parte la passerella politica, ho avuto modo di salutare tutta la classe dirigente della nostra Regione, ed ultimo al suo arrivo il Capo dipartimento, stretta di mano, non oltre considerato l'occasione, al termine della cerimonia, ho incrociato più di una volta lo sguardo con il prefetto Pecoraro, cogliendo la netta sensazione che avesse recepito la mia difficoltà a frenare quell'impulso, che se lasciato andare, avrebbe giustificato la preoccupazione dei servi, accorsi con lo staff al completo, timorosi che avrei potuto dare seguito a qualche sfogo tale da far emergere qualche loro interessamento particolare manifestato con inchini e prostrazioni d'altri tempi, stendiamo un velo pietoso.
Era giusto resistere in quel momento, anche se la tentazione e la certezza che tutto era strumentalizzato politicamente a forzare la mano per l'apertura di una sede che ancora adesso, di ritorno da quest'evento, non sappiamo come viene catalogato e con quale personale dovrebbe funzionare, in considerazione che di recente sono state diminuite le unità in alcune sedi per carenza d'organico ed in considerazione che l'unificazione delle liste ai sensi del DPR 76 considera tutti volontari quindi: Distaccamento misto o volontari? che per quello che ci riguarda, il misto dovrebbe funzionare con permanenti ed ex discontinui in richiami a 20 giorni mentre il volontario funziona con i volontari pagati ad intervento.
Detto questo viene naturale chiederci e chiedere a tutti gli addetti ai lavori cosa è rimasto di quegli articoli apparsi sui giornali: Mercato S.Severino, (a meno di 20 minuti da Sarno) tempi brevi per la caserma dei Vigili del Fuoco; l'Opera Pubblica in costruzione a Curteri sarà completata entro l'anno (2007). Per la realizzazione della struttura l'Amministrazione comunale ha stanziato quasi 2 milioni di euro etc. etc. Il rafforzamento delle condizioni di sicurezza cui l'amministrazione comunale di Mercato San Severino prestava grande attenzione e forse venuta meno all'improvviso?
Dobbiamo comunque dire che a parte le responsabilità dell'amministrazione comunale , rispetto all'occasione di lavoro precario che offriva la sede di Sarno ai vari figli, parenti, amici e conoscenti dei vari ispettori, sindacalisti, colleghi, politici etc.
Mercato San Severino sotto quest' aspetto ci risulta privo di questi richiami non suscitando l'interessamento personale, profuso oltre il servizio, dei vari menzionati per il distaccamento di SARNO: Volontario o Misto che sia Per il momento, in attesa di informazioni, da tempo richieste, rimaste a tutt'oggi senza risposte, non si và oltre, ascoltiamo quindi il Sindaco di Sarno che nel suo discorso ha detto che TUTTE le autorità presenti devono impegnarsi affinché non accada un altro SARNO anche se, gli sarà sfuggito, dopo SARNO abbiamo registrato i morti della frana di Nocera, quelli di Ischia, in aree che avevano perse le difese naturali a causa degli incendi e degli abusivismi edilizi e tante altre situazioni che testimoniano come il rischio idrogeologico, dei territori della nostra Provincia e della Campania i meritano più attenzione da parte del Prefetto Pecoraro che nel suo intervento finale ha rimarcato la sua appartenenza al territorio, i grandi valori della famiglia dei Vigili del fuoco ed il suo impegno per garantire la Formazione e la SICUREZZA per gli operatori dei vigili del fuoco.
Ecco signor Prefetto già realizzare l'ultima sua esternazione attraverso l'attribuzione degli organici previsti e prevedibili per un territorio come la Campania sarebbe già mantenere un impegno che sicuramente non può essere quello di assegnare qualche Capo squadra a Sarno se e misto; Sarno come Giffoni V.P e Mercato San Severino possono essere tutte sedi ex d1 con personale professionista e non mandare allo sbaraglio precari a volontari che siano con un corso di 120 ore.
Infine un Grazie per il suo apprezzamento sulla generosità, altruismo e valori del vigile del fuoco, grazie ancora per la sua dichiarazione d' impegno per lai salvaguardia degli operatori attraverso l'obiettivo della Formazione e Sicurezza ci auguriamo che riesca a conseguirlo.Voglio terminare usando il titolo di un quotidiano all'epoca dell'evento: Vigili del Fuoco quell'esercito senza paura unisce l'Italia ed aggiungo non disperdiamo questo patrimonio attraverso politiche di tagli e riduzioni, sono altri i rami secchi, se ci sono, quelli da tagliare, i pompieri non fanno un lavoro ma una missione votata all'altruismo, al sacrificio fino all'estremo e meritano dalle istituzioni ben altra considerazione che non può finire fuori dal sacrato della cattedrale di episcopio.