I VIGILI DEL FUOCO PROTESTANO PER LA TRAGEDIA DI ALBAREDO
Il 15 Giugno 2015 una delegazione dell’Unione sindacale di Base Vigili del Fuoco dalla Provincia di Sondrio si è recata a Milano, dove è stato tenuto un incontro con l’europarlamentare PDL Lara Comi.
L’incontro è stato chiesto e voluto da questa organizzazione sindacale per discutere e fare il punto sulle criticità che affliggono il corpo nazionale dei vigili del Fuoco.
All’ordine del giorno il punto più saliente risulta essere l’utilizzo improprio del termine “volontario”.
Di fatto il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, col “finto volontariato” ha messo in atto un processo di precarizzazione del lavoro con tutto quanto ne consegue: negazione del TFR, incompleta applicazione del CCNL ai precari, ritardi stipendiali, negazione alla formazione di base e specialistica, deroghe sul rispetto della Legislazione in merito alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ecc ecc
I precari nei vigili del Fuoco sono quella componente che viene richiamata in servizio a servizio discontinuo, per far fronte alle carenze d’organico che ormai da anni affliggono questa amministrazione.
Questa fascia di lavoratori, ossia la più debole, risulta essere la maggiormente penalizzata, in conseguenza del taglio del fondo per i richiami previsto dalla legge 183/2011, che getta questi lavoratori in una condizione di emergenzialità totale.
Ricordiamo che di recente a Milano un Vigilie del Fuoco PRECARO si è tolto la vita … cosa avrà mai contribuito a portarlo a compiere questo triste gesto???
Per arginare il fenomeno del precariato (detto Discontinuo) e far fronte a questa emergenza USB richiede l’ampliamento dell’organico, assorbendo, stabilizzando questi lavoratori e prevedendo percorsi alternativi per chi, per vari motivi, non entra a far parte permanente nel corpo, con percorsi semplificati per l’assunzione nel pubblico impiego e nel privato utilizzando l’addestramento, le conoscenze e le esperienze acquisite nel soccorso come bagaglio personale da poter sfruttare come titoli aggiuntivi.
Gli standard richiesti dalla comunità Europea sono un Vigile del Fuoco ogni 1000 abitanti, ad ora il rapporto è 1 ogni 15000 abitanti.
USB ha lasciato all’onorevole una proposta di legge e le successive modifiche apportate dal M5S in agenda per le successiva votazione, indicante dove potrer recuperare le risorse finanziarie e come si potrebbe riformare il Corpo Nazionale di Vigili del Fuoco, creando un unico Corpo di Protezione Civile evitando cosi i dualismi con l’attuale Protezione Civile, e con il passaggio di competenze dal Ministero dell’Interno alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel corso degli anni ci si è accorti cosa comporta l’esistenza di due enti paralleli, ovvero a sperperi di denaro pubblico, disorganizzazioni e ritardi nei soccorsi e superamenti delle emergenze.
La risposta dell’ On. Lara Comi è stata che vi è una diretteva Europea nella quale è previsto il raggruppamento di tutte le forze di polizia sotto un unico “cappello”, la quale è stata presentata in Italia ma ad ora ferma nei palazzi del governo. Ma che comunque è pronta a valutare e confrontarsi su quanto presentato da questa O.S. e relazionarsi con le altre forze politiche, per tanto venerdi 19 C.M. Si incontra col prefetto di Milano, ex capo Dipartimanto Francesco Paolo TRONCA.
USB nelle tante innovazioni propone l’unificazione in un unico polo del soccorso, il soccorso tecnico di 115 e del soccorso sanitario svolto dal 118 in modo di riallineare il CNVVF a tutti i corpi dei pompieri al mondo che svolgono il soccorso sanitario, continuando nell’importantissimo solco tracciato dalla Legge 125/2013 art.8 c. 6-bis, in merito all’utilizzo degli elicotteri VVF per il soccorso sanitario.
Il numero unico 112 non funziona e i vigili del fuoco sono la prima vittima di questo altro sistema "inventato" per non dare una risposta adeguata alla salvaguadia del territorio.
USB CHIEDE IL RILANCIO DEL SOCCORSO E MAGGIORE RESPONSABILITA' DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE
In allegato risposta del comando di Cuneo e lettera inviata dal Comando alla Prefettura