I RISVOLTI DEL RIORDINO
Lavoratori,
la nostra Organizzazione Sindacale è L’UNICA a non aver firmato il Riordino che è in vigore da un anno.
Lo abbiamo detto e ridetto anche con comunicati nazionali, regionali, locali che il progetto di riodino era uno strumento a ribasso e che non garantiva la copertura del soccorso in tutte le città, poiché si passa dal Progetto Italia in 20’ ad un progetto che va a modificare l’assetto organico delle squadre dove i tempi d’intervento si allungano, si modificano orari di lavoro ( CR a 12/36 ), si chiudono sedi.
La tipologia SD1 tra un salto programmato è un congedo la squadra non potrà essere operativa a meno che, di un rimpiazzo.
È tutta l’impostazione sbagliata poiché con algoritmi si calcolano ( distanze, tempi, interventi ecc….), la vera formula da applicare è quella di un VF per ogni 1000 abitanti e non come adesso uno su 15000.
Chi ha firmato il riordino CGIL - FNS CISL - UIL - CONFSAL e CONAPO a livello centrale ha solo ratificato in sostanza il progetto che l’amministrazione ha propinato anche se hanno scritto, detto, ABBIAMO…… cosa? FATTO….che?
I territori non hanno compreso quello che stava succedendo, adesso ci ritroviamo che le stesse sigle sono in agitazione per carenza di personale. Vertenze falsate poiché illegittime per mancanza di presupposti, perché se prima firmano le dotazioni organiche e il progetto nella sua interezza, non si sono accorti che c’erano delle falle nell’impianto? Non hanno considerato i risvolti nei vari territori?
Certamente condividiamo il percorso delle OO.SS. locali di Caserta che lamentano la carenza di personale, ma non hanno sentito i loro regionali e nazionali quando il progetto di riordino era in discussione? Come si potranno rimodulare le dotazioni organiche senza aver riprogettato il riordine?
La Campania è una delle regioni dove esistono tutti i rischi possibili ed immaginabili e tutti i
Comandi soffrono la carenza di organico, non si riescono a comporre le squadre. Estrema Ratio squadre “ ridotte “ a quattro, a tre, una spada di Damocle in capo ai Dirigenti locali adottando tali soluzioni e il Dipartimento dove? Perché non avalla per iscritto tale situazione e le OO.SS. regionali che dicono di tale fenomeno quando qualche anno prima loro stessi in verbali con la Direzione Regionale Campania affermavano che era un problema di livello centrale e nazionale il discorso delle partenze Ridotte. E adesso….?
Cari colleghi, la Campania ha tutte le condizioni per poter gridare NO al riordine basta volerlo e far capire a chi ci governa che in Campania c’è bisogno di più personale in virtù di tanti stati emergenziali.
Diciamo BASTA ad una politica sindacale servile, Unitevi alla nostra battaglia che mira alla qualità del servizio al cittadino ed a una politica sindacale conflittuale per dare dignità al lavoratore, il quale ha un contratto scaduto da anni e non si sa quando gli verrà rinnovato, non ha una assicurazione assistenziale, ha uno stipendio non equiparato ad altre Forze dello Stato in virtù di uno stato lavorativo altamente USURANTE.
BASTA a servilismi, campanilismi e lottiamo insieme per un miglioramento della categoria.
SCIOPERA INSIEME A USB IL 30 APRILE