I processi diventano brevi, i concorsi sempre più lunghi: l'odissea degli aspiranti capi squadra.
Le peripezie del concorso a capo squadra non finiscono più e con loro le prese in giro per i lavoratori.
La prova effettuata nel pomeriggio del 12 aprile dovrà essere ripetuta: il motivo???
La solita domanda errata, la solita disorganizzazione.
Giungono notizie di personale che ha partecipato da libero, altro in missione, altro a recupero ore, ma….
Dopo la partecipazione a quella prova con modalità diverse da polo a polo -altro che videoconferenza e uniformità- parte del personale che era stato “esonerato” d’ufficio dal servizio, dovrà ancora perdere un intero pomeriggio per rifare la prova.
Eppure, efficienza della pubblica amministrazione, razionalizzazione delle risorse pubbliche, contenimento della spesa, sembravano cose fatte : così ci fanno credere da mesi; tutto il meglio che potevamo avere e che ci hanno dato.
Solo propaganda e bugie! Come la villa a Lampedusa e la spazzatura sparita da Napoli!!!
L’apparato governativo VV.F. si uniforma a questo modo di fare : non è proprio capace di fare meglio o di più; i limiti son limiti, ad un certo punto dovranno pur riconoscerlo!!!
Ora il concorsone megagalattico in ballo da anni, mette in scena l’ennesimo atto: i concorrenti si dovranno ripresentare ad esame ed ancora una volta ogni comando provvederà con modalità differenti a disporne la partecipazione.
Ma questa volta, il 20 aprile saremo in piena mobilità e così mentre alcuni lavoratori che vorranno partecipare alle prove dovranno rimetterci le indennità previste (turno, notturno, soccorso esterno), nei comandi verrà richiamato personale in straordinario.
Anche le condizioni di partecipazione sono mutate : nelle precedenti edizioni l’assenza era assenza; tassativamente un assente per qualsiasi motivo non poteva avere una seconda opportunità; ora gli stessi concorrenti -nel bene e nel male- possono riprovare il test, inoltre chi non si presentasse potrà ottenere una seconda chance.