GIUSTIZIA E' FATTA

Firenze -

Vi stiamo per raccontare una storia a lieto fine, preparatevi quindi una cioccolata calda da sorseggiare nei momenti di patos ed alcuni fazzoletti per asciugare la lacrimuccia finale. 

 

Abitava ad Empoli un collega che lavorava nella città Il luogo di lavoro, è risaputo è sottoposto a gestione “decentrata” e fa un po' storia a se. Tutto bene per carità sino a che le cose vanno nelle regole lasciando spazio a qualche “tolleranza”.

 

Questo nostro collega, ad un certo punto, diviene scomodo.  Sul perché circolano molte illazioni, quella più gettonata (e diffusa ad arte) è falsa e lo vedremo nel seguito (pathos).

 

Ad un tratto il collega si ritrova trasferito in centrale, gli vogliono bene, gli fanno fare giornalmente 100 chilometri.

 

Come lo giustificano ??

 

- Esigenze di servizio -.

 

Quali, chiediamo noi ufficialmente facendo un accesso agli atti con tutti i crismi e marche da bollo.

 

Ci consegnano quattro fogli che non c' entrano niente.

 

Allora perché ??

 

- per il buon andamento della sede - verrà poi detto in tribunale (non proprio queste parole, il senso comunque non cambia).

 

Vi rendete conto del principio ?? :

 

discuti con i colleghi ?? ti trasferisco (te perché sei antipatico, gli altri, che pure hanno discusso, no). Fai pipì fuori dalla tazza del cesso ed il capo distaccamento si irrita ?? Ti trasferisco.

 

Cerchiamo noi, come sindacato, un accordo amichevole, ci presentiamo armati di pazienza:

 

- che state a fare, non ha senso, ripensateci - 

 

Niente, arriviamo all' accesso agli atti: ero presente e mi viene consegnato......... il nulla, lo faccio notare e dico:

 

- chiudiamola qui, riportatelo a casa sua, ad un ricorso siete perdenti-.

 

Ripeto queste cose anche in contrattazione alla presenza di molti, tanto per non rischiare mi si accusi di non averle dette.

 

Il collega decide di fare causa, è un onere, in privatistico (prima del comparto) il ricorso al giudice costava massimo 500 €, adesso cinque volte tanto, grazie colleghi che ci avete portato qui.

 

Comunque la dignità vale più di tanto e si va avanti. (Stiamo pensando anche a fare causa  per danni.... vedremo).

 

L' avvocato (quello del nostro iscritto) legge le carte e resta esterrefatto: - chi ha fatto sta roba ??-

 

E si va avanti con la denuncia e conseguente convocazione al TAR.

 

Probabilmente neppure il TAR (tribunale amministrativo regionale) voleva credere a tutto questo e chiedono nuovi atti per approfondire, probabilmente questi arrivano e confermano l' ipotesi:

 

- questa qui che roba è ?? -

 

Il TAR, di solito, impiega circa 7 anni a emettere una sentenza definitiva (questo è l' arretrato di cause che ha) nel frattempo dà una sentenza provvisoria. In questo caso, tanto è palese il fatto,  si risparmiano 6 anni e 9 mesi, dichiarano di utilizzare il rito semplificato.

 

Annullano il trasferimento con effetto immediato. Non vanno a vedere se gli toccava, se non gli toccava, dicono che chi ha fatto il provvedimento non conosce come deve procedere la Pubblica Amministrazione (Brunetta !!! dove sei): il collega doveva essere avvertito del procedimento e non è stato fatto, il provvedimento deve avere una motivazione reale, valida e congruente e non ce la ha, poi viola svariate altre cosette tecniche. Complimenti, l' atto è nullo anche solo perché non hanno saputo scriverlo.

 

Ma non finisce qui: l' avvocato manda la sentenza al Comando che latita per molti giorni. Chiedo il perché e mi si risponde che occorre aspettare la notifica della avvocatura dello stato (che ha difeso, perdendo, il dirigente). 

 

Parlo con l' avvocato (del sindacato), mi spiega che sulla sentenza c' è scritto – in nome del Popolo Italiano – ed in fondo il Giudice Ordina. E tanto basta. Non c' è scritto delega l' avvocatura di stato alla esecuzione.

 

Telefono a Roma e mando tutto, il nostro nazionale (RdB) chiede del capo Dipartimento per affrontare la cosa ipotizzando alcune violazioni di legge.  Parlano col Prefetto che si occupa di tali questioni:

 

Il giorno dopo, con effetto immediato, il collega è trasferito.

 

Ecco il lieto fine.

 

Colleghi, pensateci: punirne uno per educarne cento ?? E poi ??

 

Che figurette.

 

Ribrunetta, ridove sei ??, non ti scomodare, ti mandiamo noi tutto l' incartamento, vediamo se è vero che ci sono le pagelle per i pubblici dipendenti (soprattutto per chi deve dirigerli o ci sono parzialità anche in questo).

 

Colleghi:

 

Noi non possiamo promettere posti al sole o orticelli, questo fanno altri, noi garantiamo diritti.

 

Prossimo obbiettivo ?? niente sedi Volontarie dentro le città metropolitane, ne va della dignità della nostra professione.