GESTIONE DEL SOCCORSO: GESTIONE E DISLOCAZIONE AUTOMEZZI DI SOCCORSO

In Toscana, nonostante "Leonardo Bonacci detto il Fibonacci", autore del "Liber Abaci" che introdusse il sistema numerico decimale e gli algoritmi per eseguire le quattro operazioni In questo sistema, che tutt'oggi apprendiamo nella nostra formazione, i numeri NON tornano.

Chissà cosa ne penserebbero il Fibonacci, Leonardo Da Vinci e persino Galileo Galilei della suddivisione delle APS e degli automezzi per il soccorso in Toscana nel 2024....

Firenze -

 

Al Direttore Regionale CN.VVF Toscana

Ing . Marco FREZZA

 

e p.c. Al Capo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco

Ing. Carlo DALL’OPPIO

 

Alla Direzione Centrale per l’Emergenza e il soccorso tecnico dei Vigili del Fuoco

del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

ing. Marco GHIMENTI

 

Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

dott.ssa Renata CASTRUCCI

 

Al Prefetto Firenze

Dott.ssa Francesca FERRANDINO

 

Al Prefetto Pisa

Dott.ssa Maria Luisa D’ALESSANDRO

 

Al Dirigente Provinciale CN.VVF Firenze

Ing. Marisa CESARIO

 

Al Dirigente Provinciale CN.VVF Pisa

Ing. Nicola CIANNELLI

 

 

Oggetto: gestione del soccorso. Gestione e dislocazione automezzi di soccorso.

 

Egregio Direttore, gentili in indirizzo, da settimane, mesi, diversi comandi della regione hanno, sistematicamente, problemi di efficienza delle APS e sono costrette a scontrarsi con la Sala Operativa della Direzione, preposta ad eventuali movimenti, dato che essa applica, correttamente, la POS n.14 del 2019 (revisione del 2021) della Direzione Toscana.

Se si analizza la procedura però si notano errori grossolani che fanno pensare che la abbia scritta e controllata personale che non conosce la realtà dei Vigili del Fuoco o se la conosce ne ha fatto una questione personale.

E questo non è accettabile ai fini del soccorso e non è accettabile per chi come lei dovrebbe garantire la correttezza della distribuzione delle risorse per avere un sistema di soccorso tecnico urgente con lo stesso livello in tutti i territori della regione.

Provando ad essere estremamente sintetici, ma ripetiamo che chiunque addetto ai lavori è in grado di verificare, i numeri non tornano, e siccome la matematica NON è un opinione proviamo a spiegare qualche formula semplice.

 

Se Arezzo ha in totale 10 APS e il minimo è 7 deve garantire una efficienza del 70%.

Cioè se x= APS assegnate e y=APS minime in servizio si riscontra la formula y:x = 7:10; ovvero 7/10.

Esempi reali:

  • Grosseto in totale 12, minime richieste 7, quindi efficienza del 58% e formula 7/12; idem Livorno.

  • Pisa in totale 11, minime 10, quindi efficienza richiesta del 90% e formula 10/11.

  • Prato totale 7, minime 4, quindi efficienza richiesta del 57% e formula 4/7.

  • Pistoia totale 7, minime 5, quindi efficienza richiesta del 71% e formula 5/7.

  • Siena totale 9, minime 6, quindi efficienza richiesta del 66% e formula 6/9.

  • Firenze ultima analisi, la più eclatante ma anche ingenua. La POS 14 è del 2021 ma Firenze ha 2 sedi in più delle quali la POS sembra non tenere conto dato che le APS disponibili sono 18 e il minimo 12. Firenze ha una sede centrale e 8 distaccamenti permanenti (di cui 1 cittadino e 1 SD5) e 1 volontario.

Firenze totale 18, minime 12, quindi efficienza richiesta 66% cioè 2/3.

Ma le sedi sono 10 di cui una centrale, 1 distaccamento (ovest) che ha i numeri di interventi superiore a comandi più piccoli, Empoli che è un SD5 e copre una popolazione di 90.000 abitanti.

Dal 4 Febbraio il Comando di Firenze si trova a operare il soccorso con una APS per sede di servizio ad esclusione della sede cittadina di Firenze Ovest che opera attualmente il soccorso SOLO con una CA boschi e un ABP.

La mattina del 4 u.s. la SO Direzione Toscana avrebbe comunicato, su sua indicazione, che il Comando di Firenze “si deve arrangiare”.

Rimaniamo decisamente basiti se questa e’ stata effettivamente la sua risposta, e crediamo di no, ma se cosi fosse gradiremmo sapere cosa intende per “arrangiarsi” perché’ a nostro avviso il soccorso non si arrangia anzi come il CNVVF insegna si fa soccorso attraverso formazione POS, mezzi efficienti, forse ci siamo persi la direttiva del Dipartimento che parlava di “arrangiarsi”.

Se, ci auguriamo, diversamente Lei ha dato altre indicazioni, la catena di comando della Direzione non ha ottemperato alle direttive da lei emanate, mettendo a rischio il funzionamento della macchina dei soccorsi e la sicurezza degli operatori VF che si trovano ad affrontare gli interventi privi, nell’immediatezza, delle attrezzature necessarie a portare a temine le operazioni di soccorso.

 

Situazione compromessa è anche quella del comando di Pisa che, numeri alla mano, deve garantire l'efficienza di oltre il 90% delle APS in dotazione dato che con un complessivo di 11 (di cui un APS 3p) dovrebbe garantire i mezzi per un totale di 10 (1 sede centrale; 3 distaccamenti di cui uno “disagiato” a 65 km dalla sede centrale e con 1 ora di strada; 5 distaccamenti volontari). Questo è matematicamente impossibile alla luce dei continui guasti e alle sole manutenzioni ordinarie. Ci risulta che lo stesso comando sia rimasto con solo 4 APS, cioè 1 per sede, centrale Pisa compresa, e con la chiusura di tutte le sedi volontarie e la Direzione Toscana NON abbia provveduto, con diniego scritto, in nessun modo a cercare di compensare le carenze, costringendo il comando di Pisa a non garantire la opportuna copertura del soccorso sul territorio.

Se vuole possiamo fornirle anche i numeri delle APS distribuite dal 2014 al 2023 nei comandi della Toscana e anche lì troverà molte incongruenze. Ma non dovrebbe essere nostro compito amministrare equamente una regione.

Ma non si fidi di una o.s. conflittuale come la nostra, valuti lei stesso, preposto al compito quale Dirigente di Pubblica Amministrazione, noi siamo sempre disponibili al confronto come sempre fatto.

 

Pertanto, alla luce di quanto esposto, numeri alla mano che i preposti addetti le avrebbero dovuto fornire, le chiediamo di rivedere quanto prima la POS 14 e ridistribuire gli automezzi di soccorso in funzione delle necessità, dei carichi di lavoro, della vetustà del parco esistente, delle assegnazioni di mezzi nuovi ai vari comandi, e non in funzione di logiche clientelari basate su rapporti che niente hanno a che fare con l'efficienza del soccorso che da anni sono presenti in regione.

 

Data l’urgenza dell’argomento riteniamo che il tempo massimo per rispondere alla presente sia di 5 giorni trascorsi i quali prenderemo ogni iniziativa a tutela dei lavoratori.

 

 

per il Coordinamento USB VVF Toscana

Claudio Mariotti – Marco Santini