Formazione VV.F… o business solo per alcuni ?
E’ partito il campionato corsi formazione del Dipartimento VV.F.
In riferimento ai documenti emessi da questa O.S., relativi alle problematiche ed alle conseguenze dell’attività didattica del precedente campionato 2006, per la programmazione per l’anno corrente, il nostro Comando ha previsto una riduzione dei corsi per mitigare gli effetti negativi da noi denunciati ed ampiamente documentati.
In sede di riunione abbiamo ribadito l’inderogabile necessità di coordinamento a tutti livelli, Provinciale, Regionale e Nazionale, ed una vera programmazione, che cerchino di non sovrapporre le distinte attività formative. Di primo acchito, sembra che anche per quest’anno continui il business, nonostante la consapevolezza che ci sarà un vero e proprio esodo (pensionamenti) e conseguentemente si creeranno non poche difficoltà al sistema operativo, a garanzia del soccorso tecnico urgente. E’ evidente che chi detiene il potere gestionale della formazione, non si avvede di tali problematiche o non è per nulla interessato. Lo si è visto soprattutto a fine anno ‘06, causa una sorta di concorrenza tra tutti i responsabili dei settori, che hanno emanato corsi di formazione a gò gò, con un’ovvia conseguenza sulla notevole diminuzione del potenziale di soccorso.
La RdB-CUB prende atto dell’emanazione di norme (O.d.G) riguardanti competenze e responsabilità degli Uffici coinvolti (Ufficio Gestione Personale e Didattica), nonchè dei Responsabili dei settori interessati, con un autorevole controllo da parte della Gestione del Personale. Tale controllo dovrebbe essere finalizzato a bilanciare le attività di formazione con l’effettiva presenza di personale. Vedremo se i buoni propositi si concretizzeranno.
Vale la pena ricordare che nell’incontro con il nuovo Capo Dipartimento, presente anche il Vice Capo Dipartimento e il Direttore Regionale Lombardia, presso il nostro Comando, è stato affermato esplicitamente che nel 2007 ci sarebbero state considerevoli riduzioni nei finanziamenti di tutti capitolati, ivi compresa la formazione. Oltre alle osservazioni su altri settori, per quanto è riguardato quello della formazione, la RdB-CUB evidenziò che più che i soldi in campo necessitava soprattutto una riorganizzazione, per altro a costo zero. Inoltre è stato segnalato l’esiguo numero di Istruttori e l’esiguità degli incentivi al personale docente. In aggiunta è stata stigmatizzata anche la ridotta disponibilità numerica degli Istruttori per la guida di mezzi pesanti. All’epoca ci era sembrato che la controparte avesse recepito ed annotato le nostre osservazioni, ma fino ad ora si è avuto solo il riscontro di una formale richiesta del Comando di Milano Richiesta inviata il 14/11/2006 che però tuttora giace inevasa presso il Dipartimento centrale della Formazione e che probabilmente vista la data sarà già stata cestinata per lesa intromissione del territorio del “THE ROMAN EMPIRE” ( formazione centrale).
Ricordiamo sinteticamente le considerazioni ed i punti per noi fondamentali:
1) Sono sempre più evidenti gli interessi di chi gestisce e organizza la formazione che tira dritto sugli obiettivi prefissati., mettendo in secondo piano le immediate negative ripercussioni verso il servizio di soccorso.
2) In entrambe gli incontri con i Capi Dipartimento (l’attuale ed il precedente) abbiamo esposto l’evidente incongruenza nel nuovo regolamento sulla formazione al personale, che ha portato a 1.296 ore la formazione di un VP (ca 9 mesi), ma non ha modificato i parametri per i volontari, i quali acquisiscono le stesse prerogative di un permanente, con sole 120 ore. Non solo; l’abilitazione per la guida Mezzi Pesanti occorrono 108 ore (3settimane) ad un V.P., mentre ad un V.V. non occorre neanche un istruttore ed è sufficiente applicare quanto previsto dalle note Ministeriali (IFP 5163/4507 del 23/6/95 e IFP 7303/4803del23/6/95e IFP 12033/4803 del 22/12/99), è sufficiente un CS volontario in possesso di patente di 3 categoria da almeno 5 anni, in pratica per abilitare un autista Volontario bastano 5 ore di teoria e 10 di teoria/pratiche, per il numero delle ore di guida sono a giudizio del CS volontario, nominato sul campo.
3) Sembrerebbe che un importante esponente della formazione centrale, si opponga alla formazione di nuovi Istruttori patenti terrestri. Su tutto il territorio nazionale la RdB-CUB ha più volte ribadito la necessità che la formazione degli istruttori possa e debba avvenire anche presso le Regioni, coordinata dalle Direzioni Regionali, magari utilizzando nelle Commissioni esaminatrici (sia per la selezione, che nell’esame finale), personale delegato dal Dipartimento Centrale alla Formazione. Tale sistema ridurrebbe tempi e difficoltà presenti e futuri, soprattutto in previsione dei prossimi pensionamenti. Inoltre il personale sarebbe maggiormente invogliato a partecipare ai corsi e si ridurrebbero i costi. Ma per questi casi, dobbiamo registrare la poca lungimiranza e l’ostinata volontà di mantenere la formazione esclusivamente centralizzata, così come è risaputo l’invio presso i comandi di prima assegnazione, di personale senza le abilitazioni alla guida di mezzi pesanti.
4) A riprova di quanto affermiamo sulla carenza di istruttori, in questi giorni su richiesta della Direzione Regionale Lombardia, già 2 Istruttori del comando di Milano, sono stati inviati presso altri comandi della regione per l’effettuazione di corsi abilitazione guida mezzi pesanti .
In relazione alle problematiche esposte la RdB-CUB intende aprire un confronto con l’amministrazione centrale e proseguirà a monitorare attraverso i propri attivisti, le pericolose riduzioni del dispositivo di soccorso che vengono determinate da anacronistiche sovrapposizioni dei corsi Provinciali Regionali e Nazionali.