Firenze: gravissimo atto di "democrazia " sindacale della Cisl
Uso indebito di carta intestata RSU da parte della Cisl -
loro... i "democratici" perdono il pelo ma non il vizio
Grave attentato alla democrazia sindacale perpetrato dai quattro membri RSU della CISL di Firenze, questi hanno fatto uscire un comunicato su carta intestata della RSU, senza il consenso della assemblea. In 4 su 15 si sono arrogati il diritto di mandare un messaggio al personale facendolo sembrare uscire dall’ organo statutario RSU utilizzandone la carta intestata. Democrazia vuole che quella carta venga usata solo per documenti passati attraverso l’ esame dell’ assemblea.
Questo da solo la dice lunga sul concetto di democrazia a cui fa riferimento la CISL nel documento in oggetto.
Durante la discussione in RSU non sono stati in grado di controbattere alle argomentazioni portate, si sono limitati a far scrivere una bieca nota a verbale, così vista l’ incapacità dimostrata nel contraddittorio, adesso cercano come al solito di imbambolare il lavoratore con i loro vuoti proclami, quando in RSU hanno detto di credere nei loro dirigenti per puro ATTO DI FEDE senza avere alcunché di scritto in garanzia da parte di chicchessia: forza politica o altro, anzi i documenti esaminati in RSU dimostrano l’ esatto contrario di quanto da loro affermato.
I rappresentanti del personale hanno democraticamente ritenuto di inviare un messaggio, sul verbale sono riportati i dissenzienti tra cui non risulta uno dei sottoscrittori del documento in quanto assente e quindi ancor meno legittimato nell’ uso della carta RSU nell’ episodio specifico, meglio avrebbero fatto a dissociarsi su intestazione CISL come noi stiamo facendo in questo momento, la carta RSU appartiene al personale, non è a loro disposizione!!!!!
I comunicati, ben dovrebbero saperlo, quando escono dalla RSU sono della RSU, a prescindere da chi li ha votati, i contrari sono riportati nel verbale.
Questa OS, nel condannare un simile atto, si riserva di adire ogni forma di azione per far condannare chi pone in essere simili comportamenti autoritaristici di stampo restauratore di un ordine fortunatamente non dei nostri giorni, comunque consono alla destinazione che vorrebbero dare al Corpo Nazionale.