ENNESIMO STATO AGITAZIONE

LE SCELTE FALLIMENTARI DEI FIRMAIOLI E DEL RIORDINO RICADONO SULLE TASCHE DEI LAVORATORI

Alessandria -

Lavoratori,

siamo stati costretti a ricorrere nuovamente alla procedura prevista per legge per cercare di tutelare i diritti che a quanto pare al comando di Alessandria sono scomparsi o meglio disconosciuti da pseudo ooss in combutta con il dirigente di turno.

Le problematiche sono sempre le solite…ulteriore ODG dove si evidenziano presso il comando provinciale di Alessandria le carenze di personale; si certifica l’impiego dei CR a servizio operativo nonostante il riordino preveda altro; di fatto si continua a non recepire le norme e circolari nazionali; non si applica uniformità contrattuale presso la sede provinciale in questione rispetto a quanto previsto dal CCNL, di fatto facendo ricadere i costi del fallimento del riordino sul portafoglio degli ultimi CS costretti dagli accordi locali ad emigrare a proprie spese nonostante vi siano posti presso la sede centrale.

Inoltre lamentiamo un’organizzazione corsi e mantenimenti nel periodo estivo e di ferie programmate, non previste da contratto di lavoro e che, nonostante disposizioni del comando all’osservanza dei periodi di riposo come previsto dalle normative, vengono disattese con la complicità del responsabile del corso ma anche con la complicità dei discenti che essendo a conoscenza delle disposizioni acconsentono alla partecipazione per poi essere allontanati dall’amministrazione stessa, non per colpa di USB come di moda far credere.

USB è per una formazione con la F maiuscola, retribuita e che porti ad una specializzazione riconosciuta in busta paga e ai fini pensionistici.

Per quanto sopra abbiamo chiesto l’attivazione della procedura della prima fase di conciliazione preventiva che, vista l’incapacità da parte dei precedenti “arbitri” ad una risoluzione ovvia, viste le norme contrattuali e circolari ministeriali e visto il continuo rimpallo di responsabilità da parte del “dirigente” locale proprio al Capo Dipartimento, si ritiene debba essere svolta presso il Dipartimento.

Molto probabilmente sarà per i motivi inevasi e disattesi sopra elencati, soprattutto per quanto riguarda l’insubordinazione del dirigente nei confronti dei suoi superiori fornendo anche una immagine di incapacità dirigenziale, che dal dipartimento non si sono fatti trarre in inganno dalla figura di brav’uomo, persona per bene, un “remigino”, optando per riportare ad un ruolo secondario e affidare ad altri l’incarico al comando provinciale nonostante il mandato sia di due anni più eventuale riconferma di uno.

PER I DIRITTI E LE ECONOMIE

USB SEMPRE DALLA PARTE DEI LAVORATORI