EMERGENZA SARS-COV-2 / COVID 19 AL COMANDO VVF DI PARMA

Parma -

 

Al Primo Dirigente del Comando Prov.le VVF PARMA
ing. Vincenzo GIORDANO

 

 

La scrivente O.S. intende chiedere urgentemente chiarimenti circa la notizia relativa alla positività di un lavoratore.

Giungono presunte voci, da parte del personale operativo, che un lavoratore di un distaccamento ha comunicato tre giorni fa la positività al virus Sars-Cov-2 (non è dato sapere se al test rapido o al tampone nasofaringeo) e di conseguenza è stato messo in isolamento fiduciario con un altro lavoratore sempre afferente alla stessa sede.

Tale fatto segue la positività al test rapido di un altro lavoratore proveniente da Capannelle (fortunatamente poi risultato negativo al tampone), messo in isolamento fiduciario all’interno delle camerate della Sede Centrale, di cui non si hanno avuto notizie ufficiali se non a distanza di 2 giorni con un breve odg riassuntivo degli esiti dello screening sanitario senza alcun tipo di informazione alle OO.SS. e ai lavoratori; fatto che potenzialmente poteva creare anche pericoli per la salute dei lavoratori ignari di quello che stava avvenendo.

Riteniamo inammissibile, oltre che in contrasto con le normative e circolari vigenti, che le OO.SS. e i lavoratori tutti siano tenuti all’oscuro della situazione in atto dando addito a voci di corridoio incontrollate con possibili distorsioni dei fatti e creando forti preoccupazioni tra i lavoratori.

Inoltre ci risulta difficilmente comprensibile (in mancanza di comunicazioni ufficiali da parte di questo Comando e del medico competente) la motivazione per cui sia stato messo, ammesso che le voci tra il personale operativo siano corrette, in isolamento fiduciario un solo lavoratore e non tutta la squadra, in considerazione della permanenza negli stessi locali e gli stessi mezzi per la durata di turni interi (fermo restando la corretta applicazione da parte dei lavoratori delle normative vigenti riguardanti il distanziamento interpersonale e l’uso della mascherina). Risulta altresì incomprensibili, sempre che sia confermata la criticità sopracitata, le motivazioni che hanno portato questo Comando e il medico incaricato/competente a non contattare i lavoratori, contatti stretti con il collega, per fornire loro informazioni e risposte ai leciti dubbi.

Pertanto con la presente siamo a richiedere, come già in essere durante la prima ondata di contagi, che questo Comando tempestivamente informi le OO.SS. e i lavoratori tutti (sempre in rispetto della privacy dei lavoratori coinvolti) sulle criticità in atto e future, oltre che una maggiore interazione del medico incaricato/competente con i lavoratori onde evitare voci incontrollate che hanno il solo risultato di creare tensioni e preoccupazioni tra il personale.

Siamo a richiedere, inoltre, che questo Comando emani urgentemente linee guida certe e chiare a tutto il personale circa i comportamenti da tenere in caso di positività di un collega dello stesso turno e stessa sede di servizio e in caso di positività di un lavoratore “accasermato” e pertanto, come richiediamo da Febbraio, dell’identificazione e predisposizione di idonei locali adibiti all’autoconfinamento e dell’integrazione della P.O.S. in uso.
 


il Coordinamento Provinciale USB VVF