EMERGENZA IN CRISI

IL GOVERNO VUOLE FAR FRONTE CON TAGLI E SOTTO ORGANICO

COMUNICATO STAMPA

Oltre 2000 interventi in coda, inevasi, nella sola toscana stanno mettendo in ginocchio la macchina del soccorso del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, mezzi vecchi che si fermano durante gli interventi, attrezzature insufficienti,  organico insufficiente e precari “licenziati” ed elicotteri che vengono spostati su automezzi gommati per “addolcire “ le spese del governo, sono il risultato delle ultime piogge nel paese.

Reclutamento ad persona dei lavoratori oltre i normali turni previsti in caso di emergenza, proclami di sensibilizzazione ad opera di una dirigenza che non sa più cosa fare, e per non inimicarsi i vertici del dipartimento VV.F. emana disposizioni ai limiti dell’illegale spingendo i lavoratori stremati dal surplus di lavoro sui mezzi di soccorso fuori da qualsiasi rispetto della incolumità pubblica e degli stessi operatori del soccorso.

In poche parole siamo male organizzati e il dipartimento ancora non vuole dichiarare nessuno stato d’emergenza. La sola USB sta cercando di tutelare i lavoratori del corpo nazionale, e come fatto già da prima del riordino manifesta e denuncia uno stato di degrado che è figlio della militarizzazione voluta per disarmare i lavoratori degli strumenti di rappresentanza.

Il governo mette la testa sotto la sabbia e spera come è stato per il periodo delle piogge che tutto finisca e che sia il sole a salvarci. Questo è il frutto di politiche di tagli che hanno fatto del soccorso alla popolazione una cassa da cui attingere soldi e regalarli ai mercati europei.

Subiamo una carenza organica che ci vede tra i paesi europei ultimi per attenzione e salvaguardia del patrimonio comune, con un colpo di spugna hanno cancellato i precari/discontinui creando ulteriori difficoltà della gestione quotidiana del soccorso. Ci chiediamo a cosa serve creare il numero europeo unico del 112, tanto vantato dal governo Renzi come conquista, se poi non c’è nessuno a rispondere o peggio ancora siamo un vigile del fuoco ogni 15000 abitanti.

Con la media d’età più alta del mondo.