ELISOCCORRITORI

Nazionale -

 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

  Prefetto Laura LEGA

 
Tramite:                                                                                               
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Alessandro TORTORELLA
 

 

Oggetto: ELISOCCORRITORI.

 

le forme di governo che si sono succedute negli ultimi 20/30 anni in Italia e in Europa pare abbiano "esternalizzato" (e sembra siano destinate a farlo ancora) tutti i servizi che lo Stato è tenuto a garantire al popolo. Ciò è avvenuto privatizzando l'energia, l'acqua, i trasporti, la sanità, la scuola e tutte le attività  direttamente connesse. Non ci dobbiamo stupire se e quando aumenteranno. Perché di certo aumenteranno, statene pur certi!

Magari con la scusa che "non c'è più spazio”, “non abbiamo personale a sufficienza" qualcuno potrà pensare anche di affidare a privati il controllo dei detenuti come avviene negli Stati Uniti o addirittura rendere privata, perché no, la sicurezza pubblica!

Chissà, magari creando una società in house alla stregua della Consip. Tanche che i Prefetti a noi, purtroppo, non mancano!

Lo Stato, di fatto il popolo, non è più padrone del proprio futuro e non ha più il potere di amministralo. I “padroni” dei servizi essenziali sono diventate le società private o fintamente partecipate. I veri padroni della vita del popolo sono gli Amministratori Delegati.

Potrà sembrare folle fare simili confronti ma quel che sta avvenendo nei Reparti Volo del CNVVF pare seguire un preciso filo conduttore: defraudare il Corpo di capacità tecniche e operative per dar spazio ai privati. Prima si imbriglia l’operatività con una sequela di manuali pari ad un’enciclopedia Treccani, poi si porge il fianco preferendo svicolare i mezzi aerei da un ipotetico “servizio esclusivo” in ragione di un “soccorso tecnico urgente” (STU). Peccato che questo appaia sempre meno urgente dato che viene poi svolto dal mezzo aereo a disposizione delle aziende sanitarie. Eh già perché spesso (per mero opportunismo) gli elicotteri del servizio sanitario svolgono attività extra sanitaria come la ricerca di dispersi adducendo ad un ipotetica quanto fantasiosa necessità sanitaria magari lasciando il possibile infartuato “libero” di attendere l’ambulanza su gomma.

Per tornare al CNVVF e al filo conduttore che porta alle privatizzazioni, non è ciò che è avvenuto con i canadair?

Ci vuole poi molto costituire un gruppo di tecnici e piloti dello Stato per esercire questi mezzi?

Già no, non ci vorrebbe molto se la struttura fosse snella ma con l’aria che tira altro che Treccani… E lo scioglimento del Corpo forestale dello Stato con il conseguente smantellamento della flotta Antincendio Boschivo lo abbiamo dimenticato?

Con la “scusa” che le competenze sull’antincendio boschivo (AIB) sono delle regioni non si sta forse avvantaggiando la forma privata?

Con la conseguenza che delle dodici sedi estive di allora oggi ne possiamo contare al massimo cinque o sei e per lo più comprese nei reparti volo già esistenti che, a volte, combinano i due servizi (STU e AIB) con un unico equipaggio!

 

Competenza delle regioni è vero ma non dovremmo tornare tanto indietro nella storia per scoprire che l’utilizzo dei mezzi aerei nelle attività AIB era solo materia statale. Le regioni potevano far uso del “proprio” mezzo privato solo in deroga.

Perché?

Perché costa di più, costa uno sproposito ed è inutile girarci intorno!

Sarebbe utile tornare indietro nel tempo anche per scoprire che il Direttore Operazioni Spegnimento (DOS) era prima di tutto un Forestale perché quel che era fondamentale era conoscere le biocenosi naturali forestali e il loro rapporto con il fuoco oltre aver acquisito capacità idonee di fonia per mantenere il contatto con i mezzi aerei.

Ma questa è un’altra storia…

Ora analizziamo un attimo il tanto osannato “soccorso tecnico urgente”.

S’è visto che questa attività pare non valga per l’elisoccorso in quanto, essendo anche il servizio sanitario e con esso quello di elisoccorso prerogativa delle regioni, questi l'hanno affidata ai privati. Appare evidente quindi quale possa essere stata domanda che si sono posti al vertice del CNVVF nel momento in cui dovevano decidere come inquadrare gli elisoccorritori nel settore specialistico degli aeronaviganti: “a che serve munirsi di tanti tecnici elisoccorritori (SAF 2B) se a garantire il servizio di elisoccorso ci sono già altri profumatamente pagati?”

Chi se ne frega dunque di tutto quel personale che ha donato il proprio tempo sacrificando anche le famiglie per acquisire determinate professionalità.

Non so voi ma dovremmo volere tutti il bene del popolo e dovremmo volere tutti che i Servizi, quelli con la lettera maiuscola non siano fonte di "interessi", di lucro. Peccato che il privato viva di lucro mentre il soccorso e la salute, al pari della sicurezza, dell’acqua, dell’energia, non dovrebbero arricchire qualcuno ma solo e semplicemente garantire la vita, quella di tutti e a costi.

oggi parlare di questi professionisti vuol quasi dire parlare di un peso che dal 2018 non stiamo più pagando dimenticandoci che dietro ognuno di loro si nascondono anni di operatività sul campo, di professionalità maturata giorno dopo giorno. Nessuno vuol sminuire nessuno, tanto meno il sindacato che tutela tutti i lavoratori. Ma se dimentichiamo le eccellenze che come Corpo Nazionale abbiamo voluto creare allora ci stiamo prendendo in giro da soli.

Oggi a pochi passi dal poter finalmente dire qualcosa di buono e pagare chi comunque rischia oltremodo la propria vita nel nome di quel soccorso tecnico urgente ci troviamo danti ad una circolare che parla di elisoccorritori come se fossero soltanto una possibilità da poter raggiungere a proprie spese e volontà invece di essere il frutto di una evoluzione del nostro lavoro. Allora o ci mettiamo in testa di cominciare a fare le cose correttamente oppure stiamo creando una specializzazione che finirà, il giorno che vi stancherete come i radioriparatori: dimenticati da tutti!

Nessuna nostra competenza deve rimanere indietro, nessuna nostra professionalità deve essere umiliata ma se ci dimentichiamo di quelli che voi soltanto a parole chiamate i "primi" ci chiediamo che fine state riservando a quelli che nenache mensionate e che ancora chiamate "generici". Ah, per la cronaca: "ad alcuni vostri primi avete riservato una fine veramente ingloriosa che si è concretizzata con la chiusura di molte loro sedi. Ci riferiamo ai sommozzatori che anche loro si appendono, tra le tante cose ad un verricello!"

Sul settore specialistico tutto la scrivente fa richiesta di apertura di un tavolto tecnico partitetico.  

 

 

il Coordinamento Nazionale USB VVF