DL.GS. 81/08 –TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI. CENTRALE RICARICA BOMBOLE PER AUTORESPIRATORI PRESSO LA SEDE DEL DISTACCAMENTO AEROPORTO DEI VIGILI DEL FUOCO BARI- PALESE
Gravi e reali preoccupazioni per la salute dei lavoratori. Non si può pensare di ricaricare l’aria da respirare pregna di residui diversificati.
AL Sottosegretario all’Interno dott. Carlo SIBILIA
Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco S.P. e D.C. Pref. Salvatore MULAS
Al capo del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco dott. ing. Fabio Dattilo
Al Direttore Centrale per Emergenza e Soccorso Pubblico ing. Guido Parisi
All’Ufficio Centrale Ispettivo Pref. Francesco Provolo
All’Ufficio Sanitario Area di Medicina legale e di Coordinamento Dott. Giovanni M. De Cilla
Al Responsabile dell'Ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali dott.ssa Silvana Lanza Bucceri
Al Direttore Regionale per la Puglia ing. Emanuele FRANCULLI
Al Comando Prov.le VVF Bari Ing. Vincenzo Ciani
Al Coordinamento Nazionale USB dott. Costantino Saporito
E P.C. Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Bari
Alla Procura Regionale della Corte dei Conti Bari
Allo Spesal Bari Ser. Prev. e Sic. Ambien. Di Lavoro
OGGETTO: DL.GS. 81/08 –TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI.
CENTRALE RICARICA BOMBOLE PER AUTORESPIRATORI PRESSO LA SEDE DEL DISTACCAMENTO
AEROPORTO DEI VIGILI DEL FUOCO BARI- PALESE.
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Egregi,
questa O.S., verificate le reali preoccupazioni dei lavoratori del Distaccamento VV.F. Aeroporto, con nota del 07/12/2018 (allegata), ha denunciato la grave criticità della disposizione di servizio n. n. 143 del 03/12/2018 con la quale veniva istituita la Centrale di ricarica in oggetto, chiedendo l’immediata sospensione e la verifica della documentazione, di cui al D.lgs 81/08, a tutela della salute dei lavoratori. A tutt’oggi, tale verifica non è stata concessa.
Dopo tale denuncia per oltre 4 mesi la suddetta disposizione, anche se non ritirata, non è stata applicata.
A fine maggio 2019 veniamo a conoscenza che in un turno di servizio era stata effettuata qualche ricarica senza che le condizioni strutturali/igienico/sanitarie/ambientali fossero cambiate. All’uopo, non avendo avuto risposte dall’ing. Ciani, abbiamo informato il Medico Competente e ci risulta che per circa altri 2 mesi la ricarica non è stata effettuata. Il 31 luglio, come da documentazione allegata, sono state effettuate numerose ricariche di bombole allo scopo di effettuare esercitazioni e/o corsi di formazione con l’utilizzo del “SIMULATORE” incendio di aereo .
Tale “modus facendi” oltre a destare grande preoccupazione per la salute, sta creando conflittualità tra i lavoratori!
Egregi,
evidenziamo, ancora una volta, che la scrivente O.S. non è contraria alla installazione di una centrale di ricarica
bombole per autorespiratori presso la sede Aeroportuale purché l’attività sia espletata in conformità ai dettami del
D.lgs 81/08 ovvero sia certificata da atti tangibili.
Non si può pensare di ricaricare l’aria da respirare nella attuale officina con relativa fossa per effettuare i lavori in genere e lo scarico della condensa dei serbatoi pregna di residui diversificati. L’attuale impianto dovrebbe servire solo per caricare i bomboloni di aria posti sui mezzi antincendio ASP, pronti ad un eventuale pressurizzazione dell’impianto a polvere che partecipa ad un ruolo importante per la copertura del rateo di scarico dell’estinguente antincendio.
Peraltro “l’idea” di fare due buchi alla parete e prelevare aria esterna è stucchevole! I buchi prelevano aria direttamente dalla pista di rullaggio e atterraggio aerei che lasciano nell’aria fumi/scarichi/condense di combustione altamente nocivi per la salute che non possono essere totalmente trattenuti dai costosissimi filtri ammesso (?) che possano essere cambiati in continuazione. Contestiamo la prova dell’aria, fatta dalla stessa Ditta che ha fornito i costosi compressori, in orari non meglio specificati e per 3 brevissimi periodi di 10 minuti; Il monitoraggio dell’aria doveva essere fatto nelle condizioni peggiori ovvero durante il maggior afflusso di aerei, in quanto i compressori sono sempre attivi. Nondimeno, affermare che la ricarica avviene in orari in cui non rullano gli aerei è quantomeno fuorviante.
Un piccolo compressore dedicato e l’utilizzo di un vano ubicato nell’ala del distaccamento più lontana dalla pista di rullaggio e dagli agenti inquinanti consentirebbe, a nostro parere, l’avvio di una corretta attività verosimilmente rispettosa dei dettami del D.lgs. 81/08. Per cui attesa l’imminente scadenza della programmazione per gli acquisti inserire una minima quota per un compressore dedicato è certamente possibile!
Con l’occasione, evidenziamo, ancora una volta, che da oltre 2 anni l’autorimessa dove sono “custoditi” i sofisticatissimi e costosissimi mezzi di soccorso aeroportuali è aperta! le 2 enormi serrande sono inutilizzabili e quindi gli ambienti sono indiscutibilmente esposti agli agenti atmosferici che hanno provocato anzitempo l’avaria dei precedenti compressori. Non a caso dopo la nostra prima segnalazione è arrivata la disposizione di accendere i motori degli automezzi più volte nelle fredde giornate e nottate invernali.
Questa O.S. stigmatizza il comportamento dell’ing, Ciani, (un puerile e pericoloso braccio di ferro a discapito della salute dei lavoratori), e chiede alle Autorità in indirizzo la verifica immediata degli adempimenti di
cui al D.lgs 81/08 art. 18 (Obblighi del Datore di Lavoro e del Dirigente).
Con riserva di ulteriori iniziative, anche clamorose, si porgono cordiali saluti.
p. Consiglio Nazionale USB VV.F.
Luigi Pellerano