Distaccamenti Volontari o Misti?

Un modo di fare pubblicità elettorale

 

 

 

Bari -

Lavoratori,

in queste ultime ore stiamo assistendo ad una campagna pubblicitaria volta alle aperture di altri distaccamenti, volontari o misti, in vari Comuni della Provincia di Bari da parte della CGIL, la CISL e la CISAL CSA.

Vorremmo esprimere la nostra opinione a tal riguardo unicamente perché, pensiamo, bisogna conoscere bene la strada che si vuole percorre dato che solo in questo modo possiamo avere la certezza delle scelte che saremo costretti a fare.

 

Nel Novembre del 2003 l’Amministrazione Centrale ha invitato le sigle sindacali (regione per regione) ad un tavolo di confronto sul tema “L’Italia in 20 minuti”. In questa riunione ci illustravano il piano che il Ministero aveva preparato in tal merito e ci chiedevano se avessimo perplessità o contributi da dare.

La RdB e solo essa dichiarò che, fermo restando il buon intento che si stava perseguendo, cioè garantire il soccorso alle popolazioni nel minor tempo possibile, le risorse che l’Amministrazione aveva dovevano in primo luogo essere indirizzate al potenziamento dell’organico, al rinnovo del parco automezzi, alla Formazione e dopo al raggiungimento di questo obiettivo.

Invitando il Ministero a considerare il fatto che, con l’eventuale apertura di distaccamenti volontari o misti (con quali uomini?), il ruolo del Corpo Nazionale perdeva lo stesso motivo di esistere così com’è, in quanto, visto che ogni Sindaco poteva e può aprire un proprio distaccamento VVF volontario con propri uomini volontari (ma con i mezzi e le attrezzature fornite dal nostro Ministero), le attuali leggi consentono ciò, la figura del Vigile del Fuoco rimaneva solo per svolgere opera di Formazione a quest’ultimi, di controllo della Prevenzione Incendi, ai livelli alti, e di operatività solo per le grandi emergenze, GOS, SAF, grandi calamità.

Pertanto il rischio che il Corpo Nazionale correrebbe di essere ridimensionato negli uomini e nei mezzi è chiaramente alto e che ai soli non addetti ai lavori sfuggirebbe.

Oggi raccogliere firme per avere un presidio di Pronto Soccorso, di Vigili del Fuoco, di Polizia o Carabinieri, vicino alla scuola del proprio figliolo o sotto casa, è di facile realizzazione ed è sicuramente una buona iniziativa condivisa certamente da tutti, noi in prima fila.

Ma a quali costi?

Sicuramente a discapito della nostra stessa sopravvivenza, pertanto chiedere, senza aver prima pianificato con l’Amministrazione Centrale sacrosante garanzie reali sul nostro futuro, l’aprirsi di realtà volontarie potrebbe essere un boomerang del quale potremmo pentirci amaramente perché rischierebbe, ripetiamo fermamente, di mettere in serio pericolo la nostra stessa esistenza.

Consigliamo a questi colleghi, meritevoli di tale benevola iniziativa, di perseguire con giudizio e ragion veduta tali conseguimenti perché il non ritorno nella nostra realtà è quotidianità (vedi il D.L. Pisanu) e di chiedere a tutti i lavoratori, indicendo una riunione, se sono d’accordo di perseguire tale linea e non fare di una idea personale il cavallo di battaglia di una intera categoria.

 

Lavoratori state dalla vostra parte, fate le vostre scelte con serena obiettività alle elezioni RSU

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