DISAGI PSICO-FISICI DA FREDDO DEL PERSONALE DOVUTI ALLA ROTTURA DELLA CALDAIA

Parma -

Al Comandante VVF PARMA

Al R.S.P.P. Comando Provinciale VVF PARMA

e p.c. Al Direttore Regionale VVF Emilia Romagna


Oggetto:  Sede Centrale – Disagi psico-fisici da freddo del personale dovuti alla rottura della caldaia.

La scrivente O.S. con la presente intende chiedere chiarimenti ed informazioni circa i disagi da freddo che ormai da svariati giorni stanno interessando il personale operativo ed amministrativo presso la Sede Centrale, a causa di una non meglio precisata rottura della caldaia.

In particolare, il Testo Unico per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (d.lgs. 81/08) prevede che “tutte le aziende con almeno un lavoratore devono attuare delle misure con le quali garantire il benessere psicofisico dei lavoratori.” Tali misure sono poste a tutela della salute degli individui, ossia uno dei diritti rientranti tra quelli garantiti dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

Come il Comando ci insegna anche attraverso gli ultimi OdG, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco non ha deroghe a tale legislazione (se non in alcuni casi e solo durante l’espletamento del Soccorso Tecnico Urgente).

Nell’allegato IV del Testo Unico sopracitato sono elencati i requisiti da rispettare, da parte del datore di lavoro, per quanto riguarda la salubrità dei luoghi di lavoro e così il microclima da rispettare (altezze dei locali, aerazione, illuminazione ed ovviamente la temperatura).

In particolare l’Inail, raccomanda di mantenere la temperatura compresa tra i 19 e i 22  gradi nei periodi freddi annuali negli uffici e temperature superiori nei luoghi di riposo psicofisico (mense, zone ristoro, dormitori, zona docce, etc.).

Con la presente, ai sensi del D.lgs. 81/08, siamo a segnalare al datore di lavoro e al responsabile della sicurezza che la temperatura interna agli uffici risulta essere intorno ai 16°C /17°C gradi, nella mensa di servizio intorno ai 17°C gradi e presso le camerate (ove è previsto il riposo psicofisico del personale operativo) tra i 15 e i 16°C

Con la presente chiediamo pertanto, sempre ai sensi del D.lgs. 81/08, che vengano poste in essere immediatamente le misure di prevenzione e protezione adeguate alla situazione climatica attuale (anche in considerazione della previsione di una diminuzione ulteriore delle temperature dei prossimi giorni che sarà prossima agli 0°C).

Si fa presente, inoltre, che vi è una pronuncia della Corte di Cassazione (n.6631 del 01/0472015) che ha condannato il datore di lavoro che non aveva fornito un ambiente di lavoro adeguato ai propri lavoratori e ha ritenuto, addirittura, che sia legittima l’astensione dal lavoro a causa del freddo eccessivo. Legittimando, di fatto, il diritto dei lavoratori di astenersi dal lavoro e pretendere la completa retribuzione nei casi in cui le condizioni climatiche interne al luogo di lavoro non siano consone (troppo freddo o troppo caldo) anche a causa della improvvisa rottura dell’impianto di termoregolazione (riscaldamento o condizionamento) per il tempo tecnico relativo alla riparazione.

E’ stato rimarcato, pertanto, l’obbligo del datore di lavoro a dover effettuare la regolare manutenzione degli impianti e dei luoghi di lavoro in generale. La disorganizzazione dell’azienda quindi non può ripercuotersi sulla salute dei dipendenti. A tal proposito ci teniamo a sottolineare che si attendono ancora i lavori di adeguamento alle normative igienico-sanitarie dei bagni e delle camerate di servizio (oggetto di contenzioso con il Comando e con relativi impegni formali all’adeguamento entro fine 2021).

Inoltre intendiamo rimarcare come l’impossibilità, da parte del personale operativo, di mettere in atto le procedure di decontaminazione secondaria a fine turno in caso di interventi su incendi o in caso di interventi coinvolgenti persone covid-positive, ovvero una doccia calda confortevole. Valutiamo che, il posizionamento di n.3 docce campali all’esterno (posizione tale per cui, il personale è costretto ad attraversare la caserma in accappatoio, percorrere tutto il piazzale e lo stesso al ritorno alle camerate di servizio) non ci sembra una soluzione che possa essere prolungata ancora, non potendo considerare la situazione attuale alla stregua di una emergenza di protezione civile. Tale situazione non può essere sostenibile sia in un ottica di benessere psicofisico dei lavoratori (D.Lgs.81/08) sia a livello di condizioni eccezionali al pari di una calamità.

Infine, con la presente, siamo a richiedere urgentemente di informare il personale circa il reale danno a carico della centrale termica della Sede Centrale, le tempistiche previste per il ripristino delle normali ed adeguate condizioni di benessere psicofisico dei lavoratori, le misure di contrasto alle basse temperature interne alla Sede Centrale messe in atto e/o che sono previste nell’immediato e quali misure sono state valutate per la mitigazione della situazione anomala nella valutazione del rischio.

In attesa di un urgente riscontro in merito,  preannunciamo che,  in caso di ritardo nelle comunicazioni inerenti all’oggetto e in caso di ritardo nella mitigazione del disagio psicofisico del personale amministrativo ed operativo, verranno intraprese, nei limiti di legge, ulteriori azioni sindacali a tutela della salute dei lavoratori.

Si porgono cordiali saluti

il Coordinamento Provinciale USB VVF