DIRITTO ALLA TUTELA DELLA SALUTE, DIRITTO DEL MINORE ALL'ASSISTENZA DEL GENITORE

… SOLO FASTIDIOSI DIRITTI DA NEGARE CON OGNI MEZZO!!!

Roma -

Lavoratori,

Si può definire a dir poco “bizzarro” il comportamento tenuto da chi amministra questo comando quando si tratta di diritti dei lavoratori: che si tratti della tutela della salute, tutela dei minori o di assistenza a un familiare disabile, l’amministrazione impegna tutte le sue energie a scovare vaghe motivazioni o a metter su vere e proprie azioni intimidatorie nei confronti dei lavoratori “colpevoli” di rivendicare i propri diritti. Ma andiamo per ordine ricalcando alcuni avvenimenti del recente passato:

Alcuni mesi fa a seguito di un intervento di soccorso a persona, e solo grazie alle conoscenze personali di un componente della squadra, il personale veniva a conoscenza che la persona soccorsa poteva essere affetta da meningite. Sorvolando sull’incredibile impreparazione dei vari funzionari e responsabili di turno a tali eventi, il personale interessato da un possibile contagio ha chiesto, invano, di essere assistito dal Servizio Sanitario del CNVVF e, la richiesta è rimasta inascoltata! Nel contempo invece l’Amministrazione ha intrapreso un’azione intimidatoria nei confronti di uno dei lavoratori coinvolti colpevole, probabilmente, di essere anche un dirigente sindacale della USB e RLS presso questo comando. Nonostante il tentativo di allontanamento coatto dalla propria sede di servizio durante l’orario di lavoro (decisione immotivata e scriteriata), al lavoratore, a distanza di alcuni mesi (durante le festività natalizie), veniva notificato presso la propria abitazione una comunicazione a firma del dirigente dove in riferimento alla vicenda si ricordavano i doveri dei dipendenti… Tale “iniziativa”, contestata dalla USB, veniva “giustificata” durante un incontro con il dirigente, il vicario e la responsabile dei procedimenti disciplinari, tra l’altro con imbarazzo e molta confusione da parte di quest’ultimi, come un’azione “a tutela del lavoratore” in quanto veniva informato della chiusura di un procedimento a suo carico.

Peccato che nessuno lo aveva informato del procedimento così come previsto dalle norme contrattuali!!!

Altra vicenda è quella di un lavoratore, padre da alcuni mesi, che in base all’art. 42bis del T.U. sulla paternità e maternità aveva chiesto il riavvicinamento al proprio figlio e che l’amministrazione ha negato motivando il diniego con il fatto che i vigili del fuoco assicurano un servizio essenziale (il soccorso) e per l’evento giubilare in corso… peccato che il soccorso e’ quotidianità per i vigili del fuoco e che l’evento giubilare viene svolto con il personale fuori dall’orario ordinario di lavoro e a carattere di volontarietà. Ma la contraddizione e’ ancora più evidente considerando che in questi giorni l’amministrazione ha divulgato un o.d.g., con l’avallo di tutte le oo.ss. tranne USB, per assegnare alla gestione del BAR della sede centrale una unità operativa e una amministrativa per garantirne il funzionamento. Tutto ciò è scaturito della mancanza di personale discontinuo (precario) che a suo tempo, anche se bistrattato, garantiva molti dei servizi vitali della sede centrale e di quelle periferiche. Vorremmo comunque ricordare che “l’estinzione” dei precari non è dovuta ahi noi da una stabilizzazione di massa ma, dalla loro forzata metamorfosi in volontari!

Ritornando a quanto sopra esposto, alcune domande ci sorgono spontanee:

La salute dei lavoratori può essere subordinata alla salvaguardia della responsabilità organizzativa del dirigente?

E’ lecito tentare di coprire le responsabilità della dirigenza ricorrendo ad azioni di intimidazione nei confronti dei lavoratori?

La tutela di un minore o l’assistenza a un disabile è meno importante del caffè caldo per il dirigente di questo comando?