DICHIARAZIONE STATO DI AGITAZIONE USB VVF REGGIO CALABRIA

Reggio Calabria -

Al Sig. Ministro dell’Interno
On. Matteo Salvini

Al Sig. sottosegretario di stato
sen. Stefano Candiani

Al Capo Dipartimento dei VVF S.P. e D.C.
Prefetto Bruno Frattasi

Al Capo Dipartimento Vicario
e Capo del Corpo Nazionale VVF
Dott. Ing. Gioacchino GIOMI

All’ufficio relazioni sindacali
Dott.ssa Silvana Lanza Bucceri

Alla Commissione di garanzia
sull’esercizio del diritto di sciopero

A S.E. Il Prefetto di Reggio Calabria
Dott. Michele Di Bari

Al Direttore Regionale VVF Calabria
e Comandante Reggente di Reggio Calabria
Dott. Ing. Marco Ghimenti

E pc Alle segreterie regionali e Nazionali
CGIL-CISL-CO.NA.PO-CONFSAL-USB

 

 

 

OGGETTO: Proclamazione dello stato di agitazione del personale Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria.

 

 

La Scriventi, OO.SS. maggiormente rappresentative di questo Comando denunciano:La scelta dell’Amministrazione di lasciare un Comando ed un territorio complesso come quello della Provincia reggina privo di una figura dirigenziale, si percepiscono in tutte quelle situazioni di micro emergenza che mettono a nudo l’improvvisazione del Comando a fornire risposte adeguate alla richiesta di soccorso della popolazione. E’ il caso dell’ultima emergenza maltempo che ha colpito l’intera provincia che non è stata adeguatamente affrontata dal Comando con risorse adeguate a supportare la mole di richieste pervenute da cittadini ed amministrazioni in forte difficoltà. A tutt’oggi rimangono code interminabili di richieste di soccorso da parte dei cittadini, senza che sia stato previsto alcun rinforzo per le squadre operative costrette ad operare in condizioni numeriche di ordinarietà nell’intero territorio reggino flagellato dal maltempo degli ultimi giorni;la pessima gestione delle ultime due mobilità provinciali capi squadra e vigili permanenti, quest'ultima, avviata da oltre sessanta giorni è ferma al palo. Ciononostante che il Direttore Regionale abbia affrontato si può dire esclusivamente tale aspetto tralasciando di fatto tutte le molteplici necessità che aspettano risposte, i diritti dei lavoratori anche di quelli titolari di leggi speciali fra cui la legge 104, vengono lesi e mortificati dalla incapacità decisionale della dirigenza. Le stesse informative che annunciavano la chiusura della vertenza ed i criteri di mobilità sono rimaste lettera morta configurando pertanto un grave atteggiamento antisindacale del dirigente;la gestione delle attività di formazione professionale, rimane lacunosa, se non fosse per la buona volontà dei pochi istruttori TAS e TPSS la stessa di fatto ha dato luogo ad una totale incapacità di rispettare gli impegni presi con la programmazione didattica annuale. Il mancato avvio di un tavolo per la ridiscussione del regolamento di formazione non ha consentito di specificare i criteri di partecipazione ai corsi, contemplando anche il merito e la valorizzazione dei percorsi formativi precedenti del personale e di fatto hanno precluso la partecipazione di due unità VVF al corso nazionale NIAT, da destinare al costituito nucleo del Comando;il ritardo nei pagamenti delle competenze accessorie, compreso il lavoro svolto da circa un anno presso il presidio di soccorso di San Ferdinando cosi come il ritardo sistematico nella distribuzione dei buoni pasto, non sono più tollerabili;l’unilaterale scelta di rimodulare il ricorso alle ore di straordinario senza alcuna giustificazione, appare incomprensibile ed autoritaria. Soprattutto se non vengono illustrate le ragioni di tali scelte.Tale scelta, appare comprensibile se vi è la necessità di una riduzione delle spese, ma tale attuazione concreta, deve inevitabilmente passare da un’analisi dei carichi di lavoro (che in questa sede chiediamo sia avviata) di ciascun ufficio o settore e se necessario da una riorganizzazione degli uffici stessi;le problematiche legate al servizio lavanderia, ciononostante le diverse segnalazioni e le proteste vibrate del personale a tutt’oggi rimangono presenti e senza alcun miglioramento delle gravi questioni prospettate da queste OO.SS.La gestione disastrosa del Comando sia nelle attività di soccorso che in quelle ordinarie rende evidente che siamo in presenza di una realtà gestita in maniera privatistica e quindi improntata ad un’ottica di risparmio e di utile a tutti i costi.Siamo dell’avviso che la nobiltà dei compiti assegnati al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco debba passare per ben altre risorse da destinare ai Comandi e ben altre gestioni. Il personale non può continuare ad essere abbandonato a se stesso effettuando turni massacranti, senza avvicendamento anche in quelle numerose attività in cui viene utilizzato in zone impervie ed in scenari complessi di vario tipo. Non è più possibile che in un Comando dell’importanza di Reggio Calabria (Città Metropolitana), non sia presente un Dirigente che si preoccupi di gestire ed ottimizzare le risorse con continuità.Per tali motivi, queste OO.SS., non vogliono essere complici di tale stato di abbandono e per tali motivazioni ritengono non sia più procrastinabile il ricorso alla protesta sindacale per iniziare un percorso di ricostruzione prima che tutto vada in rovina a partire dalla richiesta a gran voce di un dirigente per il Comando di Reggio Calabria.Per quanto sopra, si proclama lo stato di agitazione di tutto il personale del Comando Provinciale di Reggio Calabria, contestualmente, ai sensi della vigente normativa sull’esercizio dello sciopero nei servizi essenziali, si informano e invitano gli Uffici in indirizzo, per quanto di competenza, a convocare entro i termini stabiliti, il tavolo di conciliazione.Si riserva di ricorrere ad ulteriori e più incisive forme di mobilitazione, non escludendo lo sciopero, che sarà formalmente proclamato in caso di esito negativo della procedura di raffreddamento oltre che le dovute tutele legali del personale interessato, e sensibilizzazione dell'opinione pubblica.Si impegnano le Segreterie Regionali e Nazionali, a sostegno della vertenza in argomento a sollecitare i vertici istituzionali del corpo affinchè venga colmata la gravissima carenza di un Dirigente per un comando di tale importanza.