DICHIARAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE USB VVF PISA
Al Ministro dell'Interno
Pref. Luciana LAMORGESE
Al Sottosegretario di Stato all'Interno con Delega ai Vigili del Fuoco
On. Carlo SIBILIA
Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Laura LEGA
Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Guido PARISI
Al Responsabile dell'ufficio III Garanzia dei Diritti Sindacali
Dott. Bruno STRATI
e p.c. Al Direttore Regionale CNVVF Toscana
Ing. Silvano BARBERI
Al Prefetto Pisa
Maria Luisa D 'ALESSANDRO
Al Dirigente Provinciale VV.F PISA
Ing. Nicola CIANNELLI
Oggetto: dichiarazione dello stato d’agitazione di categoria - volontà di promuovere lo sciopero provinciale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche.
La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, con la proclamazione dell'immediato stato di agitazione del personale del CNVVF, chiede l'attuazione della procedura di raffreddamento ai sensi della normativa in vigore. Il ricorso alla mobilitazione del personale Vigili del Fuoco di Pisa è determinato dall’emanazione dell’Odg.954 del 23/12/2021 che dispone la mobilità provinciale del personale.
In relazione alla mobilità nazionale della qualifica di Capo Squadra, durante un incontro sindacale del 9/12/21 inerente altra materia negoziale, a margine dello stesso, il Dirigente provinciale informava le oo.ss. sulla volontà di procedere alla mobilità interna della qualifica C.S. in tempi brevi in modo tale da poter assegnare i C.S. in ingresso nei posti rimasti liberi e che in funzione di questo avrebbe emesso Odg in relazione ai posti C.S. vacanti da piante organiche Ministeriali su cui i Capi Squadra anziani avrebbero potuto fare domanda. Inoltre, in un breve dibattito, le oo.ss. chiedevano anche il conseguente movimento della figura dei Vigili Permanenti che, in assenza dei C.S., avevano nei mesi scorsi colmato gli organici delle sedi più distanti dal capoluogo. In quella occasione, dichiarandoci favorevoli dato che si concedeva la possibilità di veder riconosciute le proprie ambizioni alla mobilità, chiedemmo di mettere a bando tutti posti vacanti da V.P. come prescritti nelle piante organiche, sia per la sede Centrale e Aeroporto, che per i Distaccamenti tutti classificati dalle piante organiche Ministeriali SD3.
Questa richiesta è stata inspiegabilmente disattesa nella successiva bozza informativa da noi contestata con nota sindacale prot.29.
La risposta alla stessa nostra nota sopra citata, inviata il 16/12/21 prot.16543, risponde ad ogni singolo punto da questa o.s. contestato. L’ultimo punto nella risposta esprime concordanza con la richiesta di veder esaudite le richieste di mobilità del personale VP, nessuno escluso, per vedere riconosciute le proprie giuste aspirazioni.
Infatti, nella nota prot.16758 del 21/12/21 e relativa bozza Odg dei movimenti allegata, il Dirigente di Pisa pone in essere TUTTI i movimenti possibili e attuabili, fermo restando il dispositivo minimo per ogni sede di servizio, così come da USB e da tutti i lavoratori auspicato.
Il giorno successivo 22 Dicembre viene convocato un incontro con tutte le oo.ss. che determina un inspiegabile cambio di posizione del Dirigente, il quale riemette informativa il giorno stesso andando di nuovo a modificare bozza Odg dei movimenti e ritornando su posizioni contrarie a quanto dallo stesso espresse in precedenza. L’Ordine del Giorno conseguente viene emesso il giorno successivo 23 Dicembre e contestato da questa o.s. con la nota prot.30 stessa data.
Con il presente stato di agitazione del personale siamo a contestare e denunciare la discriminazione messa in atto dal Dirigente che ha portato alla completezza dell’organico della figura V.P. della sede Centrale a 60 e la non possibilità, fermo restando il dispositivo minimo di soccorso per sede, di 24 VP per le sedi SD3.
Questo atteggiamento ha determinato la discriminazione e il blocco della mobilità interna con conseguente aggravio dei costi per raggiungere il luogo di lavoro ad un lavoratore n.6 nella graduatoria generale del Comando. Aggravante ulteriore che esso resterà comunque in una sede SD3 con 6VP come da organico e che poteva essere tranquillamente spostato verso la sede richiesta.
Contestiamo anche il movimento interno alla sede di Cascina, certamente possibile dal punto 4.3 della Dds136/2020 nessuno lo nega, ma inspiegabile nella persona ai fini di qualsiasi equilibrio sia numerico, in funzione del punto precedente, che di personale autista. Il lavoratore da spostare era l’ultimo in graduatoria e non certo colui che lo precede.
In questo atto, oltre alla violazione delle prerogative sindacali e della tutela del diritto Contrattuale del DPR 7/5/2008, ci sono elementi di possibile danno a carico di alcuni lavoratori, anche di natura economica, che ci riserviamo di trattare in materia legale.
Di quanto esposto e ulteriori elementi saranno affrontati nel tentativo di conciliazione.
Considerando la natura di antisindacalità dell’atto, questa organizzazione sindacale dichiara lo stato d’agitazione di categoria - volontà di promuovere lo sciopero provinciale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche, al fine di ristabilire le corrette relazioni sindacali.
SI RICORDA CHE ESSENDO UNA DICHIARAZIONE DI STATO DI AGITAZIONE PROVINCIALE SI RENDE NECESSARIO DESIGNARE DI CONCERTO CON LA SCRIVENTE L'ARBITRO.
per il Coordinamento USB VVF
Claudio Mariotti