PFAS NEI VIGILI DEL FUOCO : LA POLITICA CONTINUA A SOSTENERCI

APPROVATA ALL’UNANIMITA’ MOZIONE ANCHE IN REGIONE UMBRIA

Nazionale -

 

"Chi salva vite non può rischiare la propria. I Vigili del Fuoco affrontano ogni giorno incendi, alluvioni, crolli. Ma c’è un pericolo che non si vede: i PFAS, sostanze chimiche usate nei dispositivi, nelle divise per renderle resistenti e impermeabili, negli schiumogeni estinguenti. Sostanze che si accumulano nel sangue e che la scienza collega a tumori e gravi malattie.
Non è solo una questione sanitaria, è una questione di rispetto. Proteggere chi ci protegge è un dovere e il momento di agire è adesso" 

Con queste parole il Consigliere M5S Luca Simonetti annuncia l'approvazione all'unanimità della mozione presentata assieme al Consigliere AVS Fabrizzio Ricci all'Assemblea Legislativa Umbra :“Conseguenze a carico della salute dei Vigili del fuoco per esposizione a sostanze perfluoroalchiliche contenute nei dispositivi di protezione individuale e nei liquidi schiumogeni: necessità di attivazione di specifico biomonitoraggio”.

Come promesso il Movimento 5 Stelle continua a presentare in ogni regione d'Italia mozioni a tutela della salute dei Vigili del Fuoco contro questo nuovo nemico, grazie anche alla collaborazione con il lavoro svolto in questi anni dal Coord. Reg. Umbria USB VVF, lavoro che ricordiamo ci ha portato ad indagare approfonditamente tutti quei dati e segnalazioni che ricevavamo in merito a malattie gravissime, purtroppo spesso incurabili e conseguenti decessi, e a svolgere assieme a Greenpeace delle analisi indipendenti seriologiche, presso l'università di Aquisgrana, su sedici colleghi dei comandi di Catania, Padova, Verona, Alessandria, Genova e Pisa, e strumentali attraverso l'analisi di completi antifiamma.

La mozione umbra è stata presentata  chiedendo che la Giunta regionale si impegni a: 


Stanziare risorse a bilancio per realizzare, in collaborazione con gli enti sanitari e ambientali competenti, un biomonitoraggio volontario su sangue e urine volto a rilevare i livelli di Pfas nei Vigili del Fuoco operativi, volontari e in quiescenza presenti sul territorio regionale; 
Sollecitare il ministero della Salute e il ministero dell’Interno affinché i biomonitoraggi per l’esposizione ai Pfas vengano integrati all’interno del protocollo di sorveglianza sanitaria per i Vigili del Fuoco;  
Sollecitare il ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero della Salute e il ministero dell’Ambiente, affinché sia avviato il progressivo bando dei Pfas da tutti i dispositivi di protezione individuale destinati al personale operativo dei Vigili del Fuoco, prevedendo la sostituzione con materiali alternativi privi di sostanze perfluoroalchiliche e compatibili con gli standard di sicurezza;  
Avviare tutte le azioni di propria competenza che consentano il riconoscimento dei parametri Inail al fine di garantire ai vigili del fuoco lo status di categoria di lavoratori sottoposti ad impieghi altamente e particolarmente usurante e invalidante;

Questi continui passi da parte della Politica segnano giorno dopo giorno un avvicinarsi sempre di più alla vittoria finale  sul tema SALUTE/SICUREZZA, nonostante, per ora, la quasi totale immobilità e assenza nelle azioni da parte della nostra Amministrazione e dei dirigenti locali che in quanto Datori di Lavoro son i primi diretti responsabili.

LA STRADA DA FARE È ANCORA MOLTA MA CHI LOTTA NON PERDE MAI !