CORSO PATENTI OBBLIGATORIO
A: Dirigente Comando Provinciale
Vigili del Fuoco ROVIGO
Ing. Girolamo Bentivoglio Fiandra
Spett.le dirigente,
Con la presente la scrivente organizzazione sindacale non ritiene giustificata l'obbligatorietà per il personale assunto con ultimo concorso pubblico di dover conseguire la patente di terzo grado.
Giungono alla scrivente segnalazioni sull' operato della dirigenza del comando di Rovigo che dispone inserimenti d' ufficio di personale che non ha presentato domanda di partecipazione al corso autista.
Di fronte a questo fatto esprimiamo tutta la nostra contrarietà, a questa come ad ogni altra forma di coercizione alla quale sono sottoposti i lavoratori ed aggiungiamo in merito alcune considerazioni:
• Il bando di concorso ad 814 VV.F. del 2008, non prevedeva tale obbligatorietà, diversamente gli aspiranti si sarebbero orientati in altro modo, magari non avvalendosi della maggiorazione per il possesso di patenti superiori;
• Tale obbligo appare molto discutibile, il corso patenti di III° grado non è un corso basico, non si capisce quindi come sia possibile tale accanimento anche alla luce della nota n.11454 del 03/04/2012 della D.C.F.;
• Riteniamo assurdo che si costringano dei lavoratori contro la propria volontà, alla guida di mezzi che costano centinaia di migliaia di euro, col rischio di metterne a repentaglio la vita dei trasportati e la riuscita del soccorso;
• Tale situazione sta già producendo dei ricorsi che inevitabilmente porteranno ad annullare tale obbligo con probabili risarcimenti a carico dei lavoratori e col conseguente aggravio di risorse pubbliche.
Attribuire una maggiorazione di punteggio ai patentati in fase concorsuale e poi obbligarli al percorso professionale inerente senza che sia stato specificato nel bando è scorretto e poi la guida in sirena è tutt' altra cosa!
Allo stesso modo si potrebbe pretendere che nell’indicare il titolo di studio come ad esempio una laurea in medicina, il concorrente sia obbligato poi a svolgere quella mansione, magari nel servizio sanitario.
Detto ciò, auspichiamo che Lei voglia rivedere questa imposizione avviando una ricognizione che abbia come principio la volontarietà.
In caso contrario i lavoratori che dovessero essere sottoposti a procedimento disciplinare per non essersi presentati ad un corso (non obbligatorio e senza aver protratto domanda) saranno difesi dalla nostra O.S.