CORSO ISTRUTTORI PROFESSIONALI
CHE NESSUNO TOCCHI LE SCUOLE E LA FORMAZIONE NAZIONALE!!! QUI È C(O)…ASA NOSTRA!!!
Lavoratori,
che nessun di voi cerchi di alzare la testa nel tentativo di andare presso le scuole centrali a formarsi professionalmente. Prima c’è bisogno di chiamare le segreterie delle sigle sindacali confederali e non fare riferimento al proprio “diringentuccio” o peggio ancora al “direttino centraletto della formazioncina”. Visto che tutti prendono ordini dalle OO.SS. giuste!!!
Quelle stesse che fanno gli accordi FUA per dividersi la torta e poi si lamentano di mancanza di pari opportunità, dimenticando quanti loro militanti in questi anni ha fatto corsi a capannelle nel più assoluto silenzio, mentre l’amministrazione cercava un nuovo metodo d’allacciarsi gli stivali.
Provate a pensare che pur di ledere un diritto a 2 lavoratori non tesserati con i “confederali” questi ultimi sono arrivati a minacciare addirittura il boicottaggio dell’avvio del 73° corso AVPP.
Quindi il sistema è:
- Prima si controlla la lista;
- Poi si controlla il tesseramento;
- Infine si chiama il “dirigentino” di turno e si procede all’eliminazione di chi non è di loro gradimento.
Infatti i lavoratori non graditi sono stati rispediti a casa, dopo 3 giorni di corso, ed al loro posto sono stati inseriti altri!!! Inoltre è doveroso segnalare che il corso subirà una interruzione dopo le prime 2 settimane (il tutto riprenderà verso fine gennaio) in quanto molti dei “discenti graditi alle OO.SS.” non sono in possesso dei corsi base necessari per accedere ad un corso istruttori Professionali (i corsi in questione sono SAF 1A e TPSS e li faranno sempre alle scuole, evitando di far sapere in giro certe magagne).
Cosa ancora più grave… sono inseriti tra i discenti alcuni che sono già in possesso della qualifica di istruttori patenti terrestri e che quindi a questo corso non potrebbero accedere.
E l’amministrazione nel frattempo, dopo che ha eseguito gli ordini impartiti dai “Capi”, può ritornare a fare… ma va a fare???
In allegato potete leggere la nota inviata ai vertici per presunte irregolarità