CONTESTAZIONE CIRCOLARE EMERGENZA PER I CINOFILI

Nazionale -

 

Al Ministro dell'Interno
Prefetto Luciana LAMORGESE


Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

  Prefetto Salvatore Mario MULAS

 
Tramite:                                                                                              
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Roberta LULLI

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Fabio DATTILO

Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI
 

 

Apprendiamo che con la nota   STAFFCADIP. R.U 0008370 del 13/05/2020 che l’amministrazione sta procedendo all’emanazione della nuova circolare organizzativa del settore Cinofilo del Corpo Nazionale nonostante che la stessa sia stata criticata e deplorata da parte della maggior parte dei sindacati e dalla quasi la totalità di tutto il personale specializzato di settore. La compagine cinofila dei vigili del fuoco ha dimostrato sia  a livello nazionale che internazionale una professionalità ed una abnegazione al servizio che ad oggi viene presa ad esempio anche a livello internazionale, ciò lo dimostra anche dall’attenzione della politica nazionale che con l’emanazione dell’art. 19 bis della legge di stabilità 2017, recante  l’assunzione del personale precario  in possesso della qualifica di “cinofilo” riconosciuto e rilasciato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è prerogativa per l’assunzione. La nuova circolare oltre a non risolvere le problematiche già esistenti ne amplifica le problematiche e che se dovesse passare, porterebbe la compagine in un baratro senza ritorno. Analizzando nel dettaglio la circolare emergono le seguenti incongruenze:

Primo punto:

La circolare  della Direzione centrale dell’emergenza, propone un percorso di selezione delle unita cinofile, ponendosi in netto conflitto e contrapposizione con  Direzione Centrale della Formazione, che già regolamenta dettagliatamente  l’accesso al settore.

 

Secondo punto:

La stessa si propone di abrogare organi nominati con decreto a firma del Capo Dipartimento, sostituendone i componenti con altri nominati su base fiduciaria, il cui unico principio che riusciamo a intravedere è quella del nepotismo, tra l’altro reinserendo personaggi che oggi a Nostro avviso ha un vero e proprio conflitto di interessi, visto che addestrano e brevettano unità cinofile per altri enti. In pieno contrasto con la normativa vigente.

 

Terzo punto:

Sostituisce la copertura assicurativa  con un fondo di “accantonamento”, elargito dopo macchinosi passaggi di commissioni non sempre libere da pregiudizi e a  valutazione discrezionale, non stabilendone ne le linee guida ne tanto meno i parametri. La convenzione assicurativa sanitaria è scaduta il 31 dicembre del 2019 e da allora tutta la compagine è scoperta di copertura assicurativa sanitaria per i cani.

 

Quarto punto:
Inserisce 20 turni di servizio ogni semestre “ servizio ordinario”, per mantenere l’abilitazione  questa è una novità esclusiva per i cinofili perché in altri settori la stessa attenzione non viene data. Premesso che i cinofili fanno già parte del servizio tecnico urgente.

 

Quinto punto:

La procedura di rimborso per l’acquisto del secondo cane risulta essere complessa, articolata e farraginosa,tale da non essere di facile applicazione e a nostro avviso in netto contrasto con i principi amministrativi della pubblica amministrazione.

 

Chiediamo l’immediata sospensione della circolare in parola e l’immediata  apertura di un tavolo di confronto in modo da poter realmente fare un nuovo regolamento di settore che risolva le problematiche pregresse e dia una maggior valorizzazione ad un settore che si distingue e si è distinto nel servizio ordinario e in quello delle grandi emergenze.

Se tale richiesta non avrà immediato riscontro, saremo costretti a dichiarare lo stato di agitazione nazionale e porteremo le Nostre denunce all’opinione pubblica e su altri tavoli istituzionali

 

per il Consiglio Nazionale USB VVF

Andrea Guiso