Consiglio Nazionale USB 15.09.2010 - settore Vigili del Fuoco
Dopo la relazione introduttiva si è aperta la discussione: si sono espresse riserve sulla situazione politica generale e soprattutto sulla condizione attuale dei Vigili del Fuoco.
Si è cercato di esaminare quali siano le caratteristiche della nostra organizzazione che maggiormente fanno presa sui lavoratori. Si è evidenziato che il nostro punto di forza sta nella capacità di analisi sia politica che economica e tutto questo ci ha permesso negli anni di fare proiezioni sul nostro futuro.
Proiezioni che purtroppo, puntualmente sono divenute fatti.
Il gruppo di lavoro costituitosi alla luce dell’unificazione del sindacalismo di base confluito nella Unione del Sindacalismo di Base - USB - è cosi composto:
Il Consiglio Nazionale o Gruppo di Lavoro Territoriale:
Piemonte: Molinaro D.
Lombardia: Berto M.
Veneto: Fioravanti V.
Friuli: Civran A.
Emilia: Pederzoli M.
Liguria: Vedelago M.
Toscana. Pucci P. – o- Leprai M.
Lazio: Bizzarri R. – o – Salcini E.
Marche: Fioravanti G.
Puglia: Doronzo M.
Campania: Fusco F. – o - Di Figlio M.
Basilicata: Genzano D.
Calabria: Costantinelli A. - o - Menga A.
Sicilia: Paganelli G. - o - Carbone G.
Sardegna: Artizzu V.
Il Coordinamento Nazionale o Gruppo di Lavoro Centrale è così composto:
Maccarino G.
Pederzoli M.
Bartolomei C.
Alpa V.
Jiritano A.
Il Coordinamento Nazionale nella seduta del 29 settembre 2010 ha proposto la costituzione di un Gruppo di Lavoro allargato così composto:
Lombardina: Barilli D.
Veneto: Valerio F.
Friuli: Saporito C.
Lazio: Gibbone G.
Calabria: Sembianza G. - o - Cutruzzula' F.
Il Coordinamento Nazione e il GdL si sono riuniti a Padova il 28 ottobre ed hanno confermato la costituzione del nuovo Gruppo di Lavoro Nazionale USB
Piemonte: Maccarino G.
Emilia R.: Pederzoli M.
Emilia R.: Bartolomei C.
Piemonte: Alpa V.
Calabria: Jiritano A.
Lombardia: Barilli D.
Veneto: Valerio F.
Friuli: Saporito C.
Lazio: Gibbone G.
Calabria: Sembianza G. - o - Cutruzzula' F.
Gli interventi hanno ancora una volta confermato la nostra anima conflittuale, è per noi naturale praticare il conflitto come arma fondamentale per farci valere e per evidenziare in modo netto le differenze con gli altri sindacati che di fatto hanno scelto la strada concertativa. Dobbiamo impegnarsi come delegati nei luoghi di lavoro, attraverso assemblee, per divulgare il nostro messaggio che è più potente degli altri, perché conflittuale appunto. Troppo spesso nei luoghi di lavoro si sente la frase: “i sindacati sono tutti uguali”, compito nostro sarà dunque far comprendere al lavoratore le differenze.