COMUNICATO STAMPA
"GLI AUTOMEZZI DEI VIGILI DEL FUOCO SONO PERICOLOSI"
L’ultimo incidente stradale avvenuto a Cartosio (Acqui Terme) il 20 giugno ’03 ad un mezzo dei vigili del fuoco con l’infortunio di due operatori ci consente ancora una volta di mettere in risalto che gli automezzi dei vigili del fuoco sono pericolosi.
In perfetta solitudine la RdB/CUB da tempo denuncia, sia all’Amministrazione centrale sia a quella locale, diverse “anomalie” (cedimento dei supporti di sostegno del cassone, comprensivo di botte-pompa, e vani di caricamento) riscontrate sui mezzi antincendio e soprattutto sulle modifiche strutturali che si apportano sui medesimi effettuate “artigianalmente” dai pompieri che comporterebbero gravi conseguenze per gli operatori VVF e per la cittadinanza. Il parco automezzi del Comando di Alessandria conta non pochi veicoli con decine di anni di servizio di soccorso, a tutt’oggi gli automezzi non sono corredati del “LIBRETTO MACCHINA” (documento prescritto dalla Circolare 4299/4501 del 11/11/1999, ed utile ai fini di una verifica immediata dei lavori eseguiti sui mezzi di soccorso) anche per evidenziare l’incongruenza, pratica ed economica, ed in contrasto con gli stessi piani di ammortamento disposti dall’Amministrazione Centrale, della consolidata tendenza ad effettuare interventi di riparazione anche di un certo impegno economico a degli automezzi con molti anni di servizio. Tant’è che da anni chiediamo mezzi “europei” consoni con il lavoro che espletiamo ma ci sentiamo dire che soldi non ce n’è tant’è, rimanendo all’episodio ultimo, che i fondi per l’antincendio boschivo (uomini e mezzi) vanno alle regioni per il volontariato.
Queste denunce sono arrivate addirittura in parlamento tant’è che Il Dipartimento ha diramato una disposizione con la quale si è previsto la messa fuori servizio, a titolo cautelare, delle APS Euro City di ultima assegnazione, confermando le anomalie alle sospensioni posteriori che pregiudicano la stabilità dei mezzi. Le nostre legittime richieste d’informazione in merito non hanno mai avuto riscontro mettendo in risalto un comportamento” omertoso e superficiale"da parte dell’amministrazione locale e degli uffici centrali e indica come il Ministero dell'Interno non abbia la sufficiente attenzione o competenza per una materia delicata quale la sicurezza degli automezzi.
Consigliamo ai politici locali , soprattutto a quelli che si “adoperano” per medaglie alla memoria, di impegnarsi maggiormente a sostegno del riconoscimento per tutta la categoria del mestiere particolarmente usurante visto che i pompieri “qualche” rischio lo corrono e che a quanto pare è addirittura l’amministrazione che li crea.