"COLPO DI STATO"
LA VERA FACCIA DELLA SPENDING REVIEW STATALIZZAZIONE O COME RIUSCIRE A RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA GIUSTA COLLOCAZIONE DELLE CARICHE PREFETTIZIE PER CONTROLLARE IL TERRITORIO
Lavoratori,
in data odierna abbiamo ripreso la discussione più o meno da dove era stata interrotta nel giugno di quest'anno sulla spending review, naturalmente l'assenza del Ministro è ormai una consuetudine che anche questa volta è stata onorata, ricorderete la fretta che ha caratterizzato la prima riunione riguardate un tema così importante che parte dal taglio dei mezzi ed arriva all'eliminazione di intere sedi provinciali; ed il nostro Ministro anche in quest'occasione si è assentato, sicuramente a fronte di un accordi interni con i soliti sindacati di regime, da un tema così importante a fronte di altri impegni istituzionali che ha ritenuto molto più impellenti del soccorso alla popolazione in questo paese.
Il discorso del Ministro è stato lanciato per bocca del solito Prefetto di giornata, che sullo stampo di tanti altri già sentiti prima, ha dato per scontato che l'ondata di tagli è un discorso chiuso in quanto ci sono e non possono essere ridimensionati, il discorso si è quindi soffermato sul processo di statalizzazione che ridarebbe funzionalità ad uno stato che così facendo si riprende il controllo del territorio al grido di “sicurezza e salvaguardia del territorio”.
Le attestazioni di assenso al progetto, che ricordiamo è già in vigore, è arrivato unanime da tutti i sindacati presenti in aula, ad eccezione della USB ed in seconda battuta da una timida cgil che forse ha ritenuto opportuno non essere proprio completamente di parte ad una Amministrazione che ha privatizzato soccorso e servizio di soccorso, lottizzando intere aeree metropolitane, e che presto rientrerà nei ranghi.
Poco importa se per raggiungere tale obbiettivo ci andrà di mezzo qualche EX COMANDO PROVINCIALE che da oggi in poi si chiamerà PRESIDIO TERRITORIALE, i primi a cadere sotto questa scure saranno le sedi provinciali che appartengono alle provincie già “tagliate”, poi in seconda battuta si studierà la possibilità di ridimensionare anche le altre realtà. Naturalmente il tutto andrà sotto il controllo delle cariche prefettizie ed i nostri Dirigenti non saranno altro che tecnici per le loro consulenze di rito, quindi sempre stretti al bavero e legati al guinzaglio.
La USB ha ribadito la nostra proposta di un sistema di Protezione Civile adeguato ai tempi con il Corpo nazionale Vigili del Fuoco valorizzato, risottolineando che non vogliamo parlare più di spendig review … sono anni che sentiamo parlare solo di tagli e riteniamo che il tagliato fino ad oggi ha già compromesso le attività di soccorso nel paese ed è per questo che parliamo di un RILANCIO delle attività di soccorso; non lo chiediamo solo noi ma è una costatazione fatta sulla base dell'esigenza della popolazione la quale è testimone di come si è ridotto il sistema di questo paese, che per far fronte a tutto si basa sulla disponibilità dei lavoratori del Corpo con un continuo SUPER LAVORO del personale in servizio spostandolo a destra e a manca … naturalmente a costo zero... siamo diventati i PENDOLARI DEL SOCCORSO!
Abbiamo chiesto di porre la figura del Vigile del Fuoco al centro di un sistema che ne valorizzi la propria professionalità in quanto i primi a rischiare siamo Noi, e quindi è lecito parlare di decentramento di funzioni e direzione, di centri di responsabilità quando si è sugli interventi da parte del Corpo nazionale e non dello stare a “disposizione” di altri Prefetti che dopo tutto il lavoro fatto da noi controllano la “cabina di regia”; per far ciò serve una semplificazione del quadro normativo del Corpo sia per dare risposte al personale che attende da 20 anni un passaggio di qualifica sia per bloccare la legislazione vigente che stiamo subendo da anni (L. 252 e il DL 217). Ed inoltre l'ultima modifica della 225 del 1992, in materia di Protezione Civile, che è stata peggiorativa della precedente e per nulla condivisa da chi il soccorso lo conosce e lo svolge, ma studiata a tavolino dalle cariche prefettizie, la cui unica preoccupazione e tagliare i costi senza considerare le conseguenze.
Il tutto per permettere ai Prefetti stessi di non conoscere crisi e anzi di aumentare e prosperare nel paese, subordinando il CNVVF alla loro mercé ed usando come soldati obbedienti l'esercito di 120000 volontari che ci rimpiazzeranno in ogni dove rendendo precario tutto il sistema soccorso. Il comparto pubblicistico ha creato di fatto i nuovi esodati che, partendo dalla compagine amministrativa (i SATI saranno i primi), porterà gli operativi ad una mobilità sempre attiva nel paese a seconda delle esigenze di emergenza.
USB VVF vorrebbe affrontare il problema di un sistema previdenziale che invece di mantenerci in servizio per lunghi anni ci riconosca la nostra “usura” e sia propedeutico ad un cambio generazionale nel soccorso… di evitare di parlare di tour over in base percentuale ai pensionamenti di quest'anno visto che nel 2012 non andrà, per effetto della riforma pensionistica, nessuno in pensione. Tutto determina, quindi, il fallimento di questo comparto e la complicità di tutte le altre sigle sindacali che attraverso i comunicati attaccano l'Amministrazione ma di fatto sono servili nei loro confronti della stessa accettando questo documento e permettendo lo smembramento del CNVVF il quale adesso è proprietà dei Prefetti e vittima di un comparto (in)sicurezza che è di fatto il nostro padre-padrone.
Abbiamo concluso dicendo che la nostra linea è quella che NON accetteremo passivamente tagli oppure come vengono chiamati oggi “ottimizzazioni” di sedi o di spesa; e che per questo siamo STATI IN PIAZZA e ci ritorneremo, fino a quando qualcuno non proverà vergogna o consapevolezza di quello che stà accadendo alla gestione massima delle attività di soccorso e ne porrà il giusto rimedio…
In allegato comunicato in originale.