CNSAS: E questi dovrebbero essere i coordinatori dei soccorsi in zone "impervie ed ostili"…..
Il TAR dell’Umbria ed un gruppo di parlamentari “amici della montagna” hanno prodotto nel tempo atti, interpretazioni e proposte di legge per dare sempre maggiore risalto al ruolo del Soccorso Alpino del CAI. Dopo aver fatto in modo che presidiassero a gettone ed in esclusiva tutte le basi di elisoccorso private che hanno convenzioni milionarie con quasi tutte le regioni italiane, sono ormai da tempo alla carica per dare al CNSAS anche il ruolo di coordinatori unici nei soccorsi in zone “impervie ed ostili” sull’intero territorio nazionale.
E’ giunto il momento che gli venga riconosciuto anche questo alto incarico di coordinamento e quindi vengano chiamati a comandare quotidianamente la maggior parte degli interventi in quanto ricadenti negli scenari “impervi ed ostili”.
Certo in alcune parti d’Italia (vedi Abruzzo) toccherà assumere anche un traduttore tenuto conto, come avvenuto nell’ultimo intervento, il linguaggio (in codice) utilizzato dal Delegato Regionale del CNSAS nei confronti del Capo Squadra VVF, che si era a lui semplicemente presentato: (Testuale)
“Ecc cummann ji, li dat te li deng dop, quand sem finit te li deng”
e successivamente :
” Mastro…. Sta calm, ecc cummann ji, co la Prefettura ci parl ji, tu nin ti fa nient, ecc decid tutt ji”.
Per poi ribadire con tono di voce alto e minaccioso :
” Mastro, ecc pass tutt sott de mi, tu nin ta fa nient, decid ji quell che ting fa”.
In verità l’elemento si era già distinto il giorno precedente per le sue doti di supremo “coordinatore” generale. Infatti un buon coordinatore è abituato ad accogliere una squadra cinofila VVF che arriva nel punto di ritrovo al saluto “Vergognatevi” ripetuto più volte a squarciagola davanti a tutti i presenti, familiari dei dispersi, giornalisti ed altre forze di soccorso. Il tutto per il fatto che, dopo un viaggio di 100 km ed essendo stati informati che le operazioni di ricerca erano sospese, i cinofili avevano deciso di far uscire i cani dal furgone per assolvere ai bisogni fisiologici in coincidenza all’ arrivo di una troupe televisiva.
Questi sono i validi coordinatori di cui si sente effettivamente il bisogno; gente concentrata a tenere sotto controllo i movimenti della stampa nonostante la situazione richiedeva concentrazione sull’intervento, in quanto si è trattato di una slavina all’interno di un comprensorio sciistico rilevante e controllato, il cui accumulo era facilmente raggiungibile sia con gli sci che con le motoslitte ed i battipista, in modo tale da portare un soccorso rapido ed efficace su persone disperse dotate di ARVA, ed invece…….