CIARLATANI E POPULISTI

UN’ACCOPPIANTA PERICOLOSA PER I LAVORATORI E LA DEMOCRAZIA!

Roma -

Lavoratori.

In questi ultimi giorni abbiamo visto piazze riempirsi di lavoratori vigili del fuoco che rivendicavano un futuro certo e dignitoso. Piazze molto differenti tra loro: da una parte noi di USB insieme ai precari e personale di ruolo per rivendicare assunzioni, salario e dignità; nell’altra piazza un venditore di fumo che vuole la perdita della dignità e dei diritti dei lavoratori in cambio di gloria e una carriera personale. Piazze apparentemente uguali (stessi abiti da lavoro), ma diametralmente opposte! Il venditore di fumo vuole svendere il ruolo sociale di noi vigili del fuoco in cambio di stellette e letterine incrociate sui nostri fregi, spianando la strada ai prefetti verso le poltrone apicali del Corpo. Costui, sproloquiando, va raccontando da troppo tempo che la soluzione di tutti i mali sia la totale equiparazione di noi VV.F. con la polizia di stato, invocando l’inserimento dei pompieri negli artt. 16, secondo comma, e 43 della Legge 1° aprile 1981, n. 121 (il famoso comparto sicurezza), sapendo benissimo che la Corte Costituzionale con Ordinanza n. 342 del 2000, in data 12 luglio 2000 ha respinto il suo ricorso con le seguenti conclusioni: omissis… “pertanto la questione si appalesa manifestatamente infondata sotto ogni profilo”; e ancora: omissis… “dichiara la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale degli articoli 16, secondo comma, e 43 della legge 1° aprile 1981”.

Che i Vigili del Fuoco non possono essere inseriti nella Legge n. 121/81 non lo dice USB, ma la Corte Costituzionale! Vorremmo capire perché la “Wanna Marchi” a due stellette continui a raccontare balle ai suoi iscritti e a tutti i lavoratori?! Costui ha costruito le sue fortune su questo grande bluff, senza avere sulle spalle una storia di vere lotte fatte per il bene delle lavoratrici e dei lavoratori… tutte/tutti! Le sue “lotte” hanno portato all’addestramento “formale” per imparare a stare sugli attenti e marciare coperti e allineati, sottraendo tempo prezioso al già risicato addestramento professionale agli allievi vigili; una sua “importante” lotta è per far inserire le lettere RI (Repubblica Italiana) nei fregi dei VV.F.; un’altra sua battaglia sindacale è stata per avere l’alza bandiera alle Scuole Centrali e per chiedere lo “spadino” per l’uniforme di rappresentanza dei dirigenti (richiesta respinta!)… Ha seminato e semina odio tra personale operativo e quello amministrativo e precario, confermando che chi cerca di creare divisioni tra lavoratori non è degno di chiamare il suo “giocattolo personale” sindacato! Il sindacato, quello vero, è tutta un’altra cosa!

A costui non interessa avere un contratto che ci tuteli sia sotto l’aspetto giuridico che economico (si illude che i soldi arrivino in automatico con l’equiparazione – qualche euro per zero diritti!); non gli interessa che il nostro lavoro venga riconosciuto come “altamente e particolarmente usurante” (preferisce la “maggiorazione” dei periodi di servizio della PS che è tutta un’altra cosa); non gli interessa che non abbiamo la copertura INAIL per le malattie professionale e gli infortuni (la polizia non ce l’ha e in quel comparto non potrà mai averla!)… Lì, se ti infortuni in servizio, ti devi pagare un avvocato per farti liquidare l’indennizzo dal dipartimento di PS; non gli interessa che ci toccherà lavorare fino alla vecchiaia per poi avere una pensione da fame (a lui interessa istituire la previdenza complementare anche per noi VV.F. per poter, magari, sedere in un bel consiglio di amministrazione che gestirà tali fondi pensione). Anche sulle modifiche della 217 e 139 il nostro “Wanna Marchi” a doppia stella ne ha raccontate di baggianate; peccato per lui che le carte gli sono state mischiate così tante volte sotto il suo naso, che a un cento punto non ci ha capito più nulla.

Potremmo continuare all’infinito ad elencare le frottole che racconta questo venditore di fumo, ma sono i lavoratori che devono aprire gli occhi e non farsi più incantare da chi vuole solo gettarci in pasto ai prefetti e toglierci il nostro ruolo sociale. Ricorderete che qualche anno fa un altro sindacato dalla firma lesta ha ingannato molti lavoratori con lo slogan “No comparto No party” promettendo che al passaggio dal comparto privatistico a quello pubblicistico avremmo intascato in automatico ben 300€ in busta paga: DOVE SONO QUESTI SOLDI??? Dobbiamo ribellarci a questo sistema che racconta frottole e vuole svendere il soccorso creando dualismi inaccettabili. Il nostro DNA è ben delineato e ci fa identificare come i professionisti del soccorso e non in manovalanza a basso costo in mano ai prefetti ed ai vertici della Protezione Civile! Il nostro posto è nella Presidenza del Consiglio dei Ministri a capo del Dipartimento della Protezione Civile!

CARO “WANNA” A DOPPIA STELLA, IL SALE NEL BICCHIERE DEL TUO TANTO AMATO COMPARTO SICUREZZA NON SI E’ SCIOLTO E NON SI SCIOGLIERA’ MAI!

IL CONTRATTO DI LAVORO, LE ASSUNZIONI, LA TUTELA DELLA SALUTE E DELLA DIGNITA’ DI TUTTE LE LAVORATRICI E LAVORATORI NON SI POSSONO BARATTARE IN CAMBIO DI POCHI EURO!

http://www.giurcost.org/decisioni/2000/0342o-00.html