CAUSE DI SERVIZIO COVID-19 E INVIO PRESSO 6ª C.M.O. DI ROMA

Padova -

 

Comando Provinciale VVF PADOVA

Ing. Cristiano CUSIN

 

e, p.c. Ufficio di Coordinamento  delle attività sanitarie e di medicina legale

Dott. Luigi BERTINI

 

OGGETTO:  Cause di servizio COVID-19 e invio presso 6ª C.M.O. di Roma

 

Siamo a conoscenza che codesto Comando abbia incaricato un collega operativo, affiancato temporaneamente all’ufficio personale, di contattare quasi tutti i richiedenti causa di servizio, in merito al contagio SARS COVID-19, per fargli controfirmare una richiesta di rinuncia senza nessuna spiegazione ufficiale da parte del Comando stesso.

Come ribadito più volte dal Dipartimento e più precisamente dall’Ufficio di coordinamento delle attività sanitarie e di medicina legale, che legge per conoscenza,  che le disposizioni vigenti assimilano il contagio da SARS CoV2 in ambito lavorativo all’infortunio sul lavoro, in quanto la causa violenta è stata equiparata alla causa violenta propria dell’infortunio.

Contestando la singolare iniziativa del Comando Provinciale di Padova in merito alla richiesta di rinuncia del riconoscimento della causa di servizio senza un consulto con il medico incaricato e il medico competente, chiediamo quali siano stati i motivi di tale iniziativa. In alcuni casi, nelle sedi distaccate, sono stati fatti pervenire dei moduli di rinuncia attraverso i capi distaccamento,  senza un minimo di informazione, obbligatoria in tema sanitario.

Da sottolineare che il Comando di Padova non ha sottoposto tutti i colleghi agli accertamenti specialistici al rientro in servizio e in talune occasioni senza convocarli nemmeno a visita medica  fatto altresì grave in quanto il Dipartimento aveva disposto di procedere a tutti gli accertamenti del caso. Tanto meno ha proceduto ad uno screening periodico attraverso tamponi, come per gli uffici centrali, non garantendo quanto previsto dal T.U.81/08 in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro scatenando diversi focolai interni.

Data la gravità della situazione si chiede di rivalutare il tutto attraverso la convocazione di tutti i colleghi contagiati da SARS CoV2 presso i medici presenti al Comando, senza forzature di nessun tipo ma soprattutto informandoli correttamente.

Da segnalare inoltre che il Comando di Padova negherebbe l’uso del mezzo di servizio e/o treno per recarsi presso la C.M.O. di Roma contrariamente a quanto stabilito dall’applicazione dell’art.21 (personale convocato per controlli sanitari) del DPR 7 maggio 2008 che considera in servizio il personale inviato presso le strutture mediche. Allo stesso compete il trattamento di trasferta come stabilito dalle disposizioni in materia.

In attesa di urgente riscontro e ad un rientro nella legalità.

 

 

Per Il Coordinamento Provinciale USB VVF Padova

Enrico Marchetto