CARO SALVINI, NOI VIGILI DEL FUOCO STIAMO DIVENTANDO GELOSI
Caro ministro Salvini,
noi vigili del fuoco siamo molto, ma veramente molto arrabbiati con te. Non ti nascondiamo la gelosia che non ci fa dormire da giorni, da quando ti cioè abbiamo visto fare foto e selfie in giro per l'Italia. Anche con gli autisti dell’Asf di Como, senza nulla voler togliere ai lavoratori dei trasporti urbani.
Certo, comprendiamo che alcuni passaggi politici sono necessari e soltanto oggi ci rendiamo conto che le foto con gli autoferrotranvieri sono servite per rinsaldare l’amicizia con Danilo Toninelli che domenica, ricambiando prontamente il favore, ti ha permesso di chiudere i porti d'Italia con un semplice tweet.
Adesso però è il turno di noi vigili del fuoco, perché se non lo sai dipendiamo dal tuo ministero, quello dell'Interno.
Ricorderai le tue tante promesse durante la campagna elettorale. Noi, dobbiamo proprio dirtelo, aspettiamo. In confidenza, USB aveva intuito in tempi non sospetti la tua capacità mediatica e la tua prontezza nel risolvere i problemi. Miscela fondamentale per essere eletti.
Infatti noi non abbiamo firmato il contratto di lavoro perché sapevamo che tu non ci avresti mai proposto una schifezza del genere. Eravamo certi del fatto che da ministro degli angeli del soccorso avresti strappato quell'ignobile accordo per restituire finalmente dignità ai nostri stipendi.
Noi siamo quel sindacato che attraverso la Risoluzione Fiano ha creato i presupposti per assumere i vigili del fuoco precari, eliminando così una piaga vergognosa. Ma sicuramente lo sai, perché in moltissime occasioni ci hai rassicurati sulla totale condivisione del nostro punto di vista.
Allora, non sarebbe il caso di incontrare proprio i rappresentanti di quei lavoratori? Ti promettiamo di venire in “divisa” e muniti di macchina fotografica!
Certo, un dubbio sorge: partendo dalla foto con gli autisti, dall'amicizia con Toninelli e dalla chiusura dei porti, non è che per risolvere i problemi economici dei vigili del fuoco stai pensando di gonfiare le nostre buste paga con i cinque miliardi che vuoi tagliare sull’accoglienza dei migranti?
Sai, noi soccorritori avremmo un piccolo problema etico che si aggiungerebbe a quella becera deformazione professionale che ci porta ad aiutare le persone.
Comunque, vediamoci, parliamone: magari una soluzione si trova, “pareggio di bilancio permettendo”.
Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco USB