CARENZE STRUTTURALI E FUNZIONALI DELLA SEDE CENTRALE

Da anni viene promesso ai lavoratori del comando di Pisa la ristrutturazione della sede centrale ridotta, in parte, in un rudere completamente da demolire. Sedi dei VVF sparse in Italia che mettono in evidenza la miopia politica e culturale di un paese che si vanta tra i grandi ma che è incapace, non diciamo di opere pubbliche degne di un paese progredito e europeo, ma nemmeno capace di mettere in condizioni di lavoro dignitose gli stessi lavoratori dello Stato che dovrebbero essi stessi garantire l'incolumità dei cittadini.

Questi sono i risultati di scelte politiche e affaristiche che mirano solo al potere lasciando che il paese crolli nelle sue fondamenta.

Benvenuti nel bel paese!

Pisa -

 

Al Dirigente Provinciale VV.F PISA

Ing. Nicola CIANNELLI

 

Al Prefetto di Pisa

Sig.ra Maria Luisa D’ALESSANDRO

 

Al Direttore Regionale CN.VVF Toscana

Ing. Marco FREZZA

 

 

 

Oggetto: sede centrale VVF Pisa. Croniche carenze funzionali e strutturali.

 

Gentili,

nel corso degli ultimi anni la scrivente o.s. ha più volte posto l’attenzione sulle difformità delle sedi di servizio del CN.VVF in relazione alla loro rispondenza ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, spazi per il personale femminile, funzionalità.

La sede centrale di Pisa è composta da manufatti costruiti in epoche temporali diverse.

Una parte storica è l’edificio destinato agli uffici che si affaccia su Viale delle Piagge che sarà, così più volte ci ha informato durante incontri sindacali, oggetto, a breve, di messa in sicurezza e ristrutturazione, con fondi già stanziati e disponibili.

La parte logistica operativa è stata invece costruita di recente, circa 10 anni, questa area è la parte più recente destinata ai Vigili del Fuoco che ogni giorno prestano la propria opera. Zona in cui si trova la parte di uffici di intervento e connessi all’emergenza, la zona mensa e infine spogliatoi, camerate, docce e bagni.

Da anni in questo edificio, a causa di scelte sbagliate di anni precedenti, non funziona correttamente l’impianto di climatizzazione costringendo al freddo d’inverno, a volte anche senza docce calde, e a stress termico sui lavoratori d’estate. In questi giorni con temperature e stress termico l’impianto si è guastato definitivamente necessitando la sostituzione che è attualmente in atto. Problemi anche con le condotte sia di adduzione che di scarico oltre a rotture di tubazioni della climatizzazione nei controsoffitti interni che spesso causano veri e propri danni anche alle attrezzature.

Infine c’è una ulteriore edificazione, denominata “secondo piazzale” dove sono collocati tutti i magazzini e laboratori tecnici connessi al soccorso tecnico oltre al Centro Formazione Nazionale USAR, (autorimessa e officina, magazzino operativo e magazzini USAR, locale autoprotettori e SAF, carburanti, palestra e parte dei garage). Questi edifici e i relativi locali sono da anni in condizioni fatiscenti e necessitano urgentemente di attenzione per possibili deficit statici .

In occasioni di incontri sindacali siamo stati messi a conoscenza della volontà e di progetti di ristrutturazione totale della zona “secondo piazzale” consistenti nella demolizione totale dell’esistente, in quanto non sanabile, e la creazione di un proseguimento di edifici con adeguati spazi, ad oggi carenti, per il personale femminile, con aule formazione, spazi formativi e foresteria per i numerosi corsi nazionali USAR considerato il Polo Formativo Nazionale, e la corretta riassegnazione di adeguati e conformi spazi per magazzini e uffici correlati al soccorso.

L’attuale situazione, oltre al problema di esposizione dei lavoratori al rischio dei locali e intrinsechi al Dlgs 81/08, determina un evidente e palese rischio per le numerose interferenze che si creano tra il Polo Formativo USAR molto attivo con discenti da tutte le regioni, Poli didattici come il recente Corso Allievi Vigili Permanenti e Corso Aeroportuale, il personale civile che frequenta la palestra; interferenze con il piazzale delle autorimesse dei mezzi di soccorso, con il distributore carburanti ecc.

La ristrutturazione e conseguente ridistribuzione degli spazi illustrata nei progetti andrebbe anche a sanare queste situazioni di esposizione al rischio.

 

  • Poiché non abbiamo avuto più informazioni nel merito e la situazione degli edifici sta precipitando, al fine di tutelare i lavoratori siamo a chiedere al Dirigente provinciale lo stato di avanzamento dei progetti e la consistenza dei fondi necessari necessari ad una rapida soluzione.

  • Alla Direzione Toscana siamo a richiedere il necessario e indispensabile supporto per la risoluzione dei problemi esposti e lo svolgimento del proprio ruolo verso l’amministrazione centrale.

  • Al Signor Prefetto crediamo sia indispensabile che sia a conoscenza dello stato delle cose in modo tale che possa farsi carico delle istanze al fine di poter trovare soluzioni coinvolgendo autorità preposte.

 

Restiamo in attesa di urgente riscontro.

Si allega documentazione fotografica comprovante l’esposizione di cui sopra.