Brindisi: La RdB partecipa ad un convegno di Protezione Civile
Sempre più disordinata la gestione delle competenze tra i vari enti
Si è tenuto a Brindisi il 1° convegno di protezione civile, organizzato dalla Croce Rossa Italiana insieme agli altri enti locali, con il tema: “ Un impegno comune alle soglie del terzo millennio”.
Come è noto l’attività di protezione civile è disciplinata dalla legge n. 225 del 1992 con la quale è stato istituito il Servizio Nazionale di Protezione Civile. Si iniziò così a separare le competenze tra i vari enti preposti al soccorso, dando luogo a conflitti e confusioni nella gestione delle varie emergenze che si sono aggravate nel corso degli anni.
Lo scopo del convegno era quello di unire sinergicamente il complesso degli interventi posti in essere dalle istituzioni “al fine di tutelare il territorio, in previsione di probabili eventi calamitosi”(art. 1, comma 1, legge n. 225/92).
Nonostante l’ottima iniziativa, al fine di redigere un piano di emergenza comune ed efficace nella applicazione pratica della attività coordinate fra gli organi istituzionali competenti al soccorso, ed a attuare il DPCM del 12 dicembre 2001, in cui il Comitato paritetico Stato-regioni-enti locali, deve curare le attività concernenti il volontariato di protezione civile, è subito emersa la confusione più volte evidenziata dalla RdB, tra il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed il Dipartimento di Protezione Civile, a cui fanno riferimento i vari enti locali! (vedi ultime emergenze in ordine di tempo). Difficile è stata la giusta comprensione dell’importante tema del suddetto convegno, quando sono emerse le contrapposizioni che disordinano e complicano le procedure da attuarsi in casi di calamità.
Risulta logico, che da tutto questo caos, sia la popolazione a pagarne le conseguenze per i ritardi nei soccorsi!!! (Da ultimo: nel terremoto dell’Algeria in alcuni luoghi i soccorsi sono intervenuti dopo 48 ore!!!)
In Italia, la situazione non cambia di molto, se si pensa che le colonne mobili intervenute in Sicilia per ultima emergenza Etna, siano intervenute dalla Lombardia!!! E così via, se si considerano le altre emergenze.
Appare chiara, la necessità imminente di un riordino legislativo nell’ambito dell’attività di protezione civile che definisca il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco al centro del sistema, così come previsto dalla proposta di legge (Atto Camera 2868), e ponga termine alle continue interposizioni tra Vigili del Fuoco e Volontari della Protezione Civile.