Aumentano i dirigenti generali con i soldi dei lavoratori
Discusso il regolamento di individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Lavoratori,
si è svolta presso il dipartimento la riunione per il regolamento di individuazione degli uffici dirigenziali periferici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
L'amministrazione ha sottoposto alle OO.SS uno schema di DPR per la costituzione delle Direzioni regionali per l'emergenza, il soccorso tecnico, la prevenzione , la sicurezza tecnica e la formazione. La bozza prevede 15 direzioni regionali più 3 interregionali, inoltre, l'Amministrazione ha tenuto a precisare che la riforma prevista dal Governo dovrà essere a costo zero.
La RdB ha sottolineato come questo impianto assegni ai direttori regionali una autonomia rilevante sul territorio, con l'obiettivo di creare un'articolazione periferica che svolga in sede locale una funzione operativa in materia di soccorso con precise funzioni.
Tale schema però, è in contraddizione con la recente riforma degli uffici dirigenziali centrali, ove si sono individuati, per le diverse direzioni, i dirigenti generali. Questo impianto comporta nei casi di calamità, un forte rischio di confusione nelle assunzioni di responsabilità e competenze tra dirigenti generali centrali e dirigenti generali periferici. Inoltre, si persegue una riforma che aumenta a dismisura la struttura gerarchica del Corpo nazionale.
L'operazione di trasformazione degli Ispettorati regionali in Direzioni regionali contiene un ulteriore aggravio nel bilancio del Corpo nazionale. Il costo per un dirigente generale equivale al costo per l'assunzione di un ingegnere nel Corpo nazionale. Questa scelta priverà il Corpo nazionale delle assunzioni di alcune qualifiche, già programmate in precedenza, per favorire il passaggio a dirigenti di 1^ fascia dei direttori regionali.
La RdB, coerentemente a quanto detto fino ad ora in tema di riforma del Corpo nazionale, ha espresso forti dubbi sull'operazione che mantiene un indirizzo del tutto inadeguato alle necessità organizzative e operative del Corpo nazionale, diversificando l'attività di soccorso da regione a regione.
Abbiamo anche ricordato che il Ministro nel recente incontro, si era impegnato al recupero di risorse economiche e a sostenere un impianto normativo che superasse l'attuale dualismo tra Protezione civile e Corpo nazionale, per garantire così nel paese una struttura capace di assicurare il soccorso in modo uniforme in tutto il territorio nazionale.