ANNULLAMENTO ESAME ED IPOCRISIA DI stato
Lavoratori,
ancora una volta la disonestà di apparati dello stato (componenti la commissione), con la complicità dei soliti protettori che favoreggiano solo pochi eletti (sindacalisti ammanigliati), si ritorce contro i lavoratori del Corpo Nazionale.
È difatti stato sufficiente pescare un candidato con le mani nel sacco per invalidare una prova costata sforzi e sacrifici anche fisici a centinai di nostri “colleghi”. La motivazione? Essendo stato dichiarato che le risposte sono state trovate nei bagni, non si può escludere che anche altri ne siano venuti in possesso.
Qui sicuramente, l’unica cosa certa è che questo ragionevole dubbio lo si potrebbe avere avuto in ogni prova concorsuale che ha interessato passaggi di qualifica e prove di ingresso, dove sindacati “corrotti” a braccetto con elementi deviati dell’amministrazione, da decenni hanno smesso di lottare per garantire diritti per tutti e si sono preoccupati di ottenere privilegi per pochi.
Ci chiediamo perché qui non vale il principio della presunzione di innocenza ove il “l’imputato” è considerato non colpevole sino a che non sia provato il contrario? Quindi non sarebbe stato più corretto accertare le responsabilità e punire i colpevoli e convalidare la prova a tutti gli altri?
E invece per rifarsi una verginità perduta oramai nella notte dei tempi l’amministrazione, ipocritamente condanna tutti.
Ora tutti i candidati saranno riconvocati per sostenere una nuova prova a freddo con il corso oramai alle spalle, e con lo scoramento di chi non più nel fiore dell’età, si è ancora una volta visto maltrattato dalla propria amministrazione. Tutto questo sempre nelle more di eventuali ricorsi. E gli eventuali inidonei a questa nuova prova accetteranno di buon grado l’esito non favorevole o potrebbero anche loro provare la strada del ricorso?
UNA COSA È SICURA: SIAMO D’AVANTI AD UNA NUOVA IMPASSE.
Certo viene da chiedere se vale ancora la pena sostenere queste organizzazioni senza avere nulla in cambio, nella sola speranza che venga il giorno in cui quei privilegiati che riceveranno il foglietto nei bagni pubblici saremmo noi?