ANCORA UN INCIDENTE
Lavoratori,
pochissimi giorni fa in provincia di Cosenza l’ennesimo incidente ha coinvolto un vigile del fuoco.
Ormai sono troppi e troppo ravvicinati gli incidenti sul lavoro che vedono vittime questi lavoratori così socialmente apprezzati quanto indispensabili; non possiamo ricordare i cinque infortunati a Macerata, il vigile del fuoco di Caserta, il vigile deceduto a Villapiana (Cosenza) e tantissimi altri caduti in servizio.
Dalle informazioni ricevute sembra che il vigile non fosse in orario di lavoro “tradizionale”, ovvero nel canonico svolgimento del turno di servizio ma in servizio di addestramento.
E questo punto secondo noi rappresenta l’anello debole della catena : infatti i vigili del fuoco oltre a dover svolgere il loro normale turno di servizio di 12 ore, negli ultimi anni sono chiamati a effettuare momenti di addestramento “obbligatori” durante gli orario liberi dal servizio, addestramenti che non vengono remunerati in alcun modo e che spesso vengono resi gratuitamente da parte dei lavoratori che non hannoneanche la possibilità di poter recuperare le ore rese.
Tutto ciò è causato da una organizzazione che fa acqua da tutte le parti : mezzi vetusti e maltenuti, personale ridotto numericamente e spesso non formato in maniera adeguata poiché deve garantire una sorta di polivalenza tecnica.
Oggi, un vigile del fuoco, dovrebbe essere specializzato in 3-4 settori diversi e mantenersi sempre pronto e preparato, senza tenere conto dell’età che avanza, senza tenere conto dell’usura -non riconosciuta ai fini pensionistici e retributivi- che 20-30 anni di interventi di soccorso producono sull’organismo, senza tenere conto che vengono ospitati in caserme fatiscenti proprio come la caserma centrale di Cosenza ove l’ultimo piano è in fase di crollo!
Nel caso del vigile del fuoco coinvolto nell’incidente di Camigliatello, si tratta di uno specialista SAF (speleo alpino fluviale), una specialità che dovrebbe essere il fiore all’occhiello del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ma ai quali non viene messa a disposizione neanche una palestra per mantenere la loro fisicità : solo circolari diramate come paravento per l’amministrazione che pretenderebbe così di scaricare le responsabilità sul lavoratore; ma il decreto 81/08 sulle responsabilità dei datori di lavoro è chiarissimo.
Come organizzazione sindacale auguriamo al Vigile Di Biase Raffaele di potersi riprendere presto e bene e poter tornare a fornire la sua preziosa collaborazione con i colleghi.
Auspichiamo che il comandante di Cosenza avvii una serie indagine interna per la verifica di eventuali punti deboli sui quali intervenire e poter garantire al personale formazione, aggiornamento, e soprattutto sicurezza nei termini di legge.