AAA SPETT. SORDO S.P.A. "CERCASI URGENTEMENTE APPARECCHIO ACUSTICO..."

Padova -

Esausti ormai dal continuare a ripeterlo, pure il capo dipartimento ha ribadito la sua attenzione verso la correttezza delle relazioni sindacali, quale aspetto ineludibile della democrazia, invitandoci a metterlo al corrente di eventuali discrepanze.

 E noi facciamo anche notare che c’è una notevole differenza tra dittatore  e dirigente!

Il fatto riguarda nuovamente gli spostamenti del personale operativo e per l’ ennesima volta il comandante provinciale di Padova, di propria iniziativa e senza nemmeno pensare di incontrarsi con le OO.SS. ha autonomamente deciso la mobilità del personale, salvo poi spedire ai sindacati solo un’ informativa per presa visione di decisioni già prese.  Alla nota si ricorda che  doveva seguire una debita convocazione per un confronto nel rispetto della circolare sulle relazioni sindacali del 07/11/2009.

Noi non vogliamo certo sostituirci al dirigente nel prendere decisioni,  solo  poter contribuire in maniera propositiva per migliorare la qualità del lavoro rappresentando gli interessi dei dipendenti, ma per poterlo fare c’è bisogno di comunicazione col comando, cosa di cui però il comandante non vuol sentir parlare a quanto pare.  Si poteva proporre una mobilità aperta a tutti , dove vengono perseguiti gli obbiettivi dell'amministrazione e dove il personale, in via del tutto volontaria va ad esprimere, se interessato, la sua scelta di cambio sede, lasciando al dirigente brevi spazi di discrezionalità su eventuali spostamenti d' ufficio (nel pieno rispetto dei criteri e regole vigenti: anzianità, il dover viaggiare con altri colleghi, ecc....), eventualmente necessari laddove il personale con le proprie scelte non ha saputo colmare i vari deficit.

La condotta tenuta dal dirigente nel suo complesso annulla, di fatto, il ruolo istituzionale del Sindacato tenendolo in una posizione di avallo passivo di decisioni non modificabili.

Ai colleghi, quelli per cui continuiamo a prestare la nostra opera di difesa dei loro/nostri diritti, diciamo di iniziare ad aprire bene gli occhi e di valutare attentamente l'operato di questo Dirigente spalleggiato da OO.SS. accondiscendenti.

Potremmo fare anche noi spallucce e dire “ma chissenefrega”; Ahi noi siamo fatti di tutt'altra pasta e proclameremo, ogni volta che occorre, uno stato di agitazione affinché i nostri diritti, frutto di tante battaglie del passato, abbiano un valore inestimabile!