A TUTTI I DELEGATI RSU

Inviamo il testo dell'appello con le prime firme dei delegati Rsu

 

Roma -

Ogni struttura dovrà raccoglierne altre firme di delegati Rsu non solo eletti nelle nostre liste, le firme dovranno essere inviate alla Federazione di pubblico impiego via fax o e-mail entro e non oltre lunedì 11 febraio per essere pubblicate prima dello sciopero su una manchette.

Venerdì 8 febbraio uscirà su liberazione e manifesto una manchette con l'appello e le prime firme raccolte.

 

I delegati RSU firmatari del presente appello

respingono con ogni determinazione l’Accordo raggiunto nella notte del 4 Febbraio tra Governo e Cgil Cisl Uil sul rinnovo dei contratti dei lavoratori pubblici frutto della volontà dei vertici di Cgil Cisl e Uil di recuperare il proprio ruolo attraverso il ripristino, per di più al ribasso, della concertazione.

 

L’Accordo raggiunto, in linea con le compatibilità economiche stabilite dal famigerato Accordo di Luglio del ’93, destina la maggior parte delle risorse al sistema premiante, a totale discrezione dei dirigenti, e non alla paga base. Non garantisce quindi, neppure lontanamente, il mantenimento del potere d’acquisto dei salari falcidiati da una inflazione che marcia a livelli sostenuti e da aumenti generalizzati di prezzi e tariffe aggravati dall’entrata in vigore dell’Euro;

 

sancisce il definitivo via libera alle privatizzazioni selvagge di interi pezzi della Pubblica Amministrazione determinando così il completo smantellamento dello stato sociale nel nostro Paese,

 

accelera il processo di privatizzazione della previdenza estendendo lo scippo del TFR ai lavoratori pubblici per sostenere la previdenza complementare attraverso la costituzione di Fondi aperti gestiti da banche e assicurazioni o di Fondi chiusi gestiti da Consigli di Amministrazione con la presenza delle Confederazioni,

 

conferma la definitiva privatizzazione dell’Istruzione nel nostro Paese, non solo attraverso il drastico taglio degli organici dei docenti ma anche attraverso la presenza di società ed enti nella programmazione degli istituti scolastici, nell’Università e negli Enti di Ricerca attraverso la loro trasformazione in Fondazioni di diritto privato;

 

avalla lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale attraverso la chiusura degli Ospedali “improduttivi” e loro trasformazione in Società per Azioni, la svendita al privato della ricerca sanitaria, la drastica riduzione dei posti letto e delle prestazioni sanitarie con la conseguente cancellazione di migliaia di posti di lavoro e del diritto alla salute dei cittadini;

 

La gravità della decisione dei vertici confederali di Cgil Cisl Uil di arrivare ad un Accordo con il Governo sul rinnovo dei contratti pubblici travalica la dimensione categoriale e porta con sé il via libera alla cancellazione di tutele ,diritti e spazi democratici per tutti i lavoratori italiani, attraverso la libertà di licenziamento indiscriminato con l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, che invece deve essere esteso a tutte le realtà lavorative comprese quelle con meno di quindici dipendenti, la cancellazione definitiva del diritto di sciopero, insomma il tentativo di azzerare le conquiste del movimento dei lavoratori.

 

CI VOGLIONO PRECARI, LICENZIABILI E SENZA DIRITTI!

 

Facciamo appello ai delegati, ai lavoratori per una grande partecipazione allo sciopero generale di tutte le categorie del mondo del lavoro promosso dal sindacalismo di base per l’intera giornata di venerdì 15 Febbraio e alla manifestazione nazionale a Roma con corteo che partirà da Piazza della Repubblica alle ore 9.30 e si concluderà a San Giovanni.