A Roma noi vigili del fuoco spegniamo gli incendi con le mani
Premessa: il dispositivo di soccorso di Roma e del Lazio è in affanno nell'ordinario, avendo difficoltà a garantire un numero adeguato di autoscale, autogru e squadre di vigili del fuoco che coprano il territorio con tempi di risposta degni di un paese europeo.
Se a questa situazione sommiamo la campagna estiva contro gli incendi boschivi, ecco che le falle aumentano.
Chissà cosa direbbe Putin, oggi in visita a Roma, se sapesse che ieri sera nella sede di Prati si operava con mezzi di fortuna, visto che la priorità è fare bella figura con il presidente russo, mentre in provincia si operava con mezzi vecchi, vuoti e senza attrezzature?
Ai vigili del fuoco che in queste ore stanno operando tra mille difficoltà, praticamente a mani nude, con turni di lavoro massacranti, va la tutta la nostra solidarietà e l'impegno a rivendicare il diritto a lavorare in sicurezza e con le attrezzature adeguate, respingendo la logica dei tagli. Che vanno solo a danno dei cittadini, mentre la nostra dirigenza continua sfacciatamente con una politica autocelebrativa.
Come USB abbiamo più volte denunciato alla politica e alla dirigenza del Corpo la scarsità di organico scaturita dal blocco delle assunzioni e da una riforma che sta portando pesanti tagli di personale e un conseguente sovraccarico di lavoro.
Ci chiediamo quando la politica e la dirigenza del CNVVF prenderanno in seria considerazione la tutela della salute e dell'incolumità pubblica? Risposta: quando cittadini e lavoratori toccheranno con mano le conseguenze nefaste dell’indifferenza e dei tagli al soccorso.
Coordinamento nazionale Vigili del Fuoco USB