A MILAN GH'E' L'PAN...AI VVF LE SOLITE BRICIOLE

CON L'EXPO GLI OCCHI DEL MONDO SARANNO PUNTATI SUL “CAMOUFLAGE” DEL SOCCORSO

Nazionale -

Lavoratori,

Expo rappresenta il peggio che una manifestazione possa significare: in termini di sicurezza, salvaguardia, utilità, economia, risorse, assunzioni, ecc.

A Milano invasa, già da tempo, da preparativi per il grande evento tutto ruota nel tentativo di poter arraffare qualche spicciolo dal grande flusso che rappresenta Expo. Naturalmente è tutta una grande illusione, come lo è di fatto la rappresentazione stessa che aprirà le porte ai visitatori, già incompleta malgrado il tempo intercorso per i preparativi.  Molti degli stand, essenziali per  la manifestazione, sono in realtà dei cantieri coperti da grandi teloni colorati.  

L'indotto di Expo è un formicolio di micro attività che, nel tentativo di servire l'evento, vengono di fatto inghiottite dalle grandi “marche”, quindi potremmo dire ufficialmente che Expo non è altro che la più grande  macchina  di distruzione della produzione, invece di creare  cultura e conoscenza, stimolando la  voglia di migliorare la qualità della vita, attraverso anche il rilancio dell'economia, è di fatto una grande truffa!!!

I vigili del fuoco si affacciano all'evento, timidamente, con numeri e presenze “ridicole”, se consideriamo che di fatto, già nell'ordinario, siamo incapaci di gestire il soccorso tecnico urgente. Tutto come al solito è nelle mani delle capacità dei singoli lavoratori che, eclettici ed instancabili, affronteranno la sfida di Expo con il solito impegno... e ritorneranno a casa senza soldi, onori e glorie (i conguagli, ricordatevi, non perdonano!!!).

Per ciò che riguarda la salvaguardia, Expo rappresenta la più grande macchina di precari e sfruttamento mai vista in passato. Agenzie e associazioni di ogni tipo e forma concorreranno, sotto la guida della regione, per dare al visitatore ciò che lui crederà essere un esempio di efficienza. Ai vigili invece toccheranno tante ore di accumulo di lavoro (sottopagato, naturalmente, visto che Expo non è uno spettacolo(!?!)), esodi e disagi, dettati dal fatto che non sarà Expo e venire a casa nostra, ma noi ad andare a “servirlo”, saranno all'insegna dello spirito di corpo.

Naturalmente,  quando tutto sarà finito, ritorneremo al nostro 18,40% di carenza organica media pro capite a comando, alla faccia di chi  ancora crede che il riordino sia una cosa “buona”, con mezzi sempre più rotti ed usurati dal grande lavoro straordinario. Forse a qualcuno dei nostri manager daranno qualche medaglietta di riconoscimento, per il giusto “servilismo” nei confronti dell'evento, mentre a noi toccherà riposarci qualche oretta, in treno, in viaggio verso Roma, che nel frattempo si preparerà per il giubileo...  mentre Milano, che sarà abbandonata dai riflettori, verrà invasa da cartelloni che cadono, catene di vecchie insegne che cigolano per mancanza di lubrificazioni, ecc... tutto in ricordo di quella bella favola che fu l'Expo.  

Lo sfruttamento quindi è il simbolo di Expo, e la merce di scambio sarà proprio il soccorso tecnico urgente, che non vedrà nessuna evoluzione, ma si ritroverà a fare i conti con la politica del riordino, che non permette a nessuna sede il lusso della carenza di una sola unità operativa e che licenzia i precari. I SATI per

Expo invece saranno rinchiusi in qualche sgabuzzino, a fare conti dalla mattina alla sera, in orario “straordinario ad honorem causa” e verranno liberati quando l'evento avrà chiuso i battenti già da tempo (ricordatevi che i creditori e i nostri buchi finanziari nel periodo di Expo saranno solo accantonati ma non coperti).

Il tema dell'Expo è nutrire il mondo, infatti i “pompieri” affamati da anni, senza contratto e FUA ormai al fondo, correranno per le ore di straordinario, per nutrirsi... quindi saranno in linea con quello che questa manifestazione rappresenta!!!

Per dovere di  cronaca i firmaioli e  l'amministrazione già corrono ai ripari cercando metodi e strategie per  confondere ai lavoratori la verità su Expo...  

SCIOPERO NAZIONALE USB VVF IL 30 APRILE