55 Minuti riduzione salti programmati
Cgil Cisl Uil:Affermano di difendere i lavoratori ... nella pratica si accaniscono contro
Alla luce del contenuto dell’ultimo incontro negoziale effettuato il 18 c.m. si possono trarre valutazioni definitive sulla politica praticata dalle organizzazioni confederali convenute. Se qualche lavoratore aveva ancora dei dubbi sulla metamorfosi di CGIL CISL UIL, leggendo il verbale ( fatelo! ) ditale incontro, dovrebbero scomparire definitivamente. Infatti all’ordine del giorno veniva discusso, tra l’altro, la riduzione dei 55 minuti per ogni turno di malattia occorsa al personale, nella fattispecie si tratta di incidere sulla fruizione dei salti programmati eccedenti le ferie talché ogni turno di malattia comporta la riduzione di circa 55 minuti su tali salti per un totale di circa 6/8 turni di assenza dal servizio.
Già nell’anno 1998 il comando emanò una disposizione che prevedeva tale procedura, ma per la forte opposizione della R.d.B. motivata dall’esistenza di una oggettiva difficoltà nella complessa gestione della materia e per le implicazioni che conteneva, non trovò applicazione pratica. Tra l’altro il comando si era impegnato a chiedere un parere al competente ufficio ministeriale che all’Q.S. non risulta mai arrivata.
Orbene la materia ha ripreso le mosse dalla segnalazione di uno “scrupoloso” Capo turno che ha pensato bene che per “sanzionare” due lavoratori, fosse bene che PAGASSERO tutti. Nella riunione ricordata in precedenza, abbiamo assistito all’inversione delle parti, dove rappresentanti di CGIL CISL UIL, più o meno palesemente hanno condiviso la giustezza di una disposizione che a nostro avviso lede in profondità i fondamentali diritti dei lavoratori (oltre al danno, anche la beffa).Non paghi di tutto ciò, hanno permesso che la disposizione avesse effetto retroattivo al 2001! Coerentemente con la propria identità la R.d.B. ha fatto la sua parte opponendosi radicalmente a questa deriva, ma in virtù del fatto che la maggioranza delle OQ.SS. era favorevole, i lavoratori sono stati pesantemente penalizzati. Non che esistessero dubbi per chi scrive che CGIL CISL UIL potessero ancora presentarsi come difensori dei diritti dei lavoratori, la querelle sull’articolo 18 e la firma dell’accordo truffa del 4/2/02 ne è un esempio palese, ma la sfrontatezza e il disprezzo mostrati verso chi li ha votati nelle elezioni per il rinnovo delle RSU è degno di una Repubblica delle banane.
Con queste premesse è impossibile trovare intese o compiere pezzi di strada in comune specialmente con organizzazioni che richiamandosi fortemente ad una identità di sinistra non fanno altro che truffare continuativamente i lavoratori. Tutti possono sperimentare le conseguenze devastanti in cui la politica sindacale di CGIL,CISL e UIL ha precipitato tutto il mondo del lavoro ed i metodi con cui si sono distinti i loro rappresentanti, tra cui l’ultimo posto in essere da un “degno” dirigente della CGIL che è arrivato ad intimidire alcuni lavoratori che avevano aderito allo sciopero della RdB del 15 cm. obbligandoli a ritirane l’adesione. Questa è la pratica sindacale di chi ha la pretesa di avere il monopolio della rappresentanza dei lavoratori!