Wilma, dammi la clava!

Nazionale -

Così diceva il rozzo Fred a sua moglie quando aveva un problema da risolvere e la clava era lo strumento più evoluto che si conosceva nell’epoca della preistoria.

Ne è passata di acqua sotto i ponti! Purtroppo non sono mai finiti i problemi da risolvere, sono grandi o piccoli ma sono sempre problemi.

Oggi, vi vogliamo parlare di come è stato risolto un problema, quello della probabilità che una Volontaria dei Vigili del Fuoco, nel momento in cui possa essere richiamata per prestare servizio per 20 gg, possa essere in stato interessante.

Un Comando, pensando di tutelare giustamente la salute di una lavoratrice madre, presenta un quesito all’Ufficio Sanitario del Ministero e quest’ultimo a nostro parere, risolve il problema eliminando di fatto il problema: se la lavoratrice con un test di gravidanza a sue spese fatto non più di 5 giorni prima l’assunzione, dovesse risultare incinta, non viene assunta.

Viva la civiltà, viva la tutela delle lavoratrici madri, viva le pari opportunità tanto sbandierate in campagna elettorale, viva l’evoluzione di una società che in nome di becere manovre economiche con solo logiche di profitto, si autodistrugge.


Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Capo Dipartimento

Prefetto Paolo Francesco TRONCA

Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento

Viceprefetto Iolanda ROLLI

Vice Capo Dipartimento Vicario

Capo del Corpo Alfio PINI

Ufficio Sanitario
Dott. Daniele SBARDELLA

Direzione Centrale per le Risorse Umane

Prefetto Carla CINCARILLI

Ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

Viceprefetto Aggiunto Giuseppe CERRONE

E, p.c.

Dipartimento per le Pari Opportunità
Ministro Mara CARFAGNA


Oggetto: Risposta a quesito prot. n° 6590 del 31/03/2011 (in allegato) inerente l’idoneità psico-fisica attitudinale per un presunto stato di gravidanza del personale Volontario in servizio anche discontinuo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Palese violazione dell’art. 3 del D.Lgs. 26-3-2001 n. 151, con aggravio di spese per eseguire i test di Gravidanza.

Secondo il parere medico del 23/05/2011 prot. 6617 inerente l’oggetto, si legge che lo Stato di Gravidanza costituisce, se in servizio, causa di non idoneità temporanea al Servizio d’Istituto nel C.N.VV.F..

E’ parere della scrivente O.S., che di per sé, lo stato di gravidanza da accertare con aggravio di spese per il personale di sesso femminile, costituisca di fatto la non accessibilità al richiamo in servizio del personale stesso non favorendo quindi pari opportunità per le lavoratrici.

Per quanto il parere medico abbia rispettato l’art. 6 del D.Lgs. 151 del 26/03/2001, ostacola di fatto l’accesso al lavoro da parte delle dipendenti in stato di gravidanza presunto o conclamato.

Fermo restando quindi il dovere del datore di lavoro di tutelare le lavoratrici madri, con la presente si chiede di far effettuare il test di gravidanza presunta o conclamata a spese non del dipendente ma dell’amministrazione e di far si che tale test sia eseguito durante il primo giorno di assunzione temporanea della dipendente, dando modo alla stessa, in caso di esito positivo, di essere adibita a mansioni idonee o di essere collocata in maternità per i giorni di assunzione temporanea, ovviamente nel totale rispetto della privacy e della dignità della lavoratrice.

Tale procedura consentirà inoltre di non perdere il diritto al richiamo in servizio delle lavoratrici, rispetto ai colleghi di sesso maschile come avviene oggi, nel rispetto del Dpr.76 che regolamenta i richiami del personale Volontario e Discontinuo.