VV.F. Bologna
Alla C.A. ing. Nanni
Direzione Regionale
Alla C.A. ing. La Malfa
Comando di Bologna
Oggetto: Odg 210 del 07/04/11 e odg 222 del 11/04/11
Siamo di nuovo costretti a scriverle per evidenziare alcuni aspetti negativi degli ordini del giorno in oggetto.
Nel odg 210 del 07/04/11 si dispongono procedure in ambito NBCR, interventi per travasi coinvolgenti sostanze pericolose. Non è la prima volta che la USB rappresenta le difficoltà del settore NBCR, non c’è un programma di addestramento, né si fanno esercitazioni che possano simulare situazioni incidentali di questo tipo, a dirla tutta, di nessun tipo. Inutile sottolineare l’importanza dell’addestramento e dell’aggiornamento in generale, in questi ambiti però questi aspetti sono vitali. In considerazione anche del fatto che molte delle attrezzature utilizzate per interventi NBCR non sono di uso comune. Molti NBCR di II e III livello non hanno più percorsi formativi da oltre un anno, se non due. Non si fanno esercitazioni da un periodo analogo. Non si può scaricare la responsabilità sui lavoratori promulgando un odg e poi non preoccuparsi di mettere a punto un programma di mantenimento e di aggiornamento. Inoltre contestiamo il fatto che in questo piano di attivazione non ci sia coinvolto il Comando di Ferrara. Abbiamo in più di una occasione riferito la fragilità di questo settore, che ci pare oggi trascurato, non solo a livello locale ma anche dallo stesso Dipartimento. I fatti di Viareggio dovevano rilanciare l’attenzione sugli scenari NBCR, invece il silenzio più assoluto. Grazie a questo odg il silenzio è cessato, ma non ha risolto i problemi, chiediamo dunque di mettere a punto, al più presto, un piano di addestramento, aggiornamento e mantenimento per gli operatori NBCR II e III livello.
Nel odg 222 del 11/04/2011 si continua a perseverare su un atteggiamento autoritario che non trova riscontro normativo, come già nell’odg 176 del 29/03/2011, si intende obbligare, chi ha conseguito in passato la patente di secondo grado a partecipare al corso di terzo grado. Questo modo di imporre percorsi formativi ha generato mal contento tra il personale, personale già provato dai ritardi nei pagamenti, da circolari assurde sulle ore di guida o sulle sostituzioni ai distaccamenti, provati dalla carenza di organico che riduce il personale e aumenta i rischi, provati dalle carenze igieniche delle sedi di servizio, per non parlare dei passaggi di qualifica, ecc. Vogliamo dunque conoscere a quale regolamento o articolo il Dirigente locale fa riferimento per imporre la formazione, premettiamo che non accettiamo riferimenti al DL 81 in quanto, nel caso specifico, improprio. Ci riserveremo chiaramente come sindacato, in mancanza di risposte esaurienti, di intraprendere le azioni del caso. Ci viene in ultimo segnalato da alcuni lavoratori che si vuole far ripetere il corso intero di guida a chi è arrivato in ritardo nel corso attuale (obbligato chiaramente). Se questo dovesse trovare riscontro si prefigura un atteggiamento punitivo che crea danno economico al lavoratore, in quanto nel periodo del corso si perde l’accessorio notturno e festivo. Chi ha iniziato il corso più tardi dovrà recuperare solo i giorni che ha perso non oltre.