VORREI MA NON POSSO
Mancano 75 milioni di euro per mettere in sicurezza le nostre sedi di servizio.
Lavoratori,
il 24 agosto scorso, un grave terremoto ha colpito l’Italia centrale interessando tre regioni, con quasi 300 morti, centinaia di feriti e miglia di sfollati.
Alcune strutture pubbliche strategiche come l’Ospedale di Amatrice o la stazione dei carabinieri di Accumoli non hanno resistito al sisma riportando ingenti danni e costringendo all’evacuazione gli occupanti.
Alla luce di ciò la nostra O.S., ha chiesto nella riunione del 31/08/2016, in viminale lo stato delle nostre sedi di servizio e se queste rispondessero ai criteri di anti sismicità. La risposta? Ce la fornisce direttamente il capo del Corpo, lo sarebbero se avessimo 75 milioni per metterle in sicurezza.
Ma cosa sarebbe accaduto quel 24 agosto se le nostre sedi di servizio fossero state rese inagibili dalla forte scossa? Come sarebbe stata possibile dare una risposta di soccorso se gli stessi vigili del fuoco fossero rimasti coinvolti dal sisma?
La risposta è una sola, il numero delle vittime sarebbe stato certamente più alto, se consideriamo infatti che delle 238 persone estratte vive dalle macerie, 215 sono stati estratti nelle primissime ore dai VV.F..
Qualche settimana fa mentre eravamo dal Direttore centrale per le risorse logistiche e strumentali a chiedere conto di tale grave ed insostenibile situazione, ci giunge notizia dello scoperchiamento della sede VV.F. di Carpi a causa del forte vento.
Questa USB porterà nelle sedi competenti il problema segnalato ed invita tutti i lavoratori a segnalare puntualmente tutti i disagi e tutte le criticità di ogni sede di servizio, mandando una mail
all’indirizzo: vigilidelfuoco@usb.it
VOGLIAMO SEDI DI SERVIZIO SICURE
LA SICUREZZA SI PRETENDE NON SI BARATTA