VOGLIAMO I NOSTRI SOLDI!!!
SIAMO STANCHI DELLE PROMESSE DA MARINAIO DELL’ AMMINISTRAZIONE
Lavoratori,
questo inizio d’anno ci vede ancora “vittime” della penna del nostro ragioniere centrale, il quale “infischiandosene” sia del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) e delle disposizioni del dipartimento. Continua imperterrito a sottrarre i soldi a tutti quei lavoratori che in riferimento agli artt. 22-23 del CCNL del 2002-2005 sono in infortunio o assenti per godimento dei diritti di legge. Oltre a ciò i lavoratori subiscono la sottrazione indebita delle quote spettanti ai lavoratori che ai sensi dell’ex art. 28 comma 1, f) del CCNL 2000 non si vedono pagare ciò che gli spetta. Si registrano casi al limite dell’assurdo, tipo Grosseto, dove il malcostume è diventata prassi consolidata da anni.
USB chiede l’immediata abrogazione di tutte quelle circolari che a pseudo-interpretazione del CCNL ledono direttamente le economie dei lavoratori. A tal fine, oltre allo sciopero nazionale del 14 novembre, questo sindacato (L’UNICO CHE NON HA FIRMATO IL RIORDINO) metterà in campo delle proteste contro l’amministrazione che mette di fatto le mani in tasca ai lavoratori.
Siamo oltremodo stanchi di subire sempre e comunque in nome di una “produttività” un processo che vede soccombere i lavoratori e “ricavare profitto” la dirigenza. Siamo ormai colmi di parole inutili che vedono una dirigenza recitare e chiedere sacrifici alla base per poi proteggere le loro economie, che ricordiamo non sono state soggette a nessuna pseudo-crisi.
USB chiede l’apertura dei contratti di lavoro e la restituzione di quanto manca ai lavoratori dal 2009 ad oggi. SENZA NESSUNO SCONTO.
VOGLIAMO CHE I SOLDI DELL'ONA VENGANO GESTITI DIRETTAMENTE DAL CORPO NAZIONALE e che vengano utilizzati per tutti i lavoratori che in infortunio o malattia si trovano a dover sopperire di tasca alle spese mediche e di ticket (basta con le assicurazioni “fantasma”). Pretendiamo il riconoscimento della categoria particolarmente ed altamente usurante. VOGLIAMO L'ASSUNZIONE DEI PRECARI del corpo nazionale (i discontinui per intenderci) per risolvere definitivamente il problema delle dotazioni organiche, origine di molti mali del corpo nazionale, e rientrare nei parametri europei di 1 vigile del fuoco ogni 1000 abitanti e consentire una pensione dignitosa a VVF ultra cinquantenni.