VIGILI DEL FUOCO: SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

comunicato stampa

 

 

 

 

Salerno -

Sembra che di colpo si sia risvegliata la coscienza per le morti bianche, paradossalmente , c’è una sorta di diabolica speranza che esse non finiscano per mantenere viva l’attenzione sul problema. Ne abbiamo discusso in coordinamento nazionale, e riteniamo che il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, messo in condizioni di operare nel rispetto delle norme già esistenti, potrebbe dare un grosso contributo a limitare questa gravissima piaga che ogni anno porta via migliaia di esseri umani all’affetto delle loro famiglie aumentando la schiera già così folta di orfani e vedovi nel nostro paese.

 

Se da un lato, siamo il paese, che forse in assoluto, crediamo, si sia dotato di tutte le norme in materia di sicurezza, di certo è quello dove queste norme non vengono rispettate. Secondo noi la risoluzione del problema, passa attraversa la prevenzione, e chi, se non il corpo nazionale Vigili del fuoco che è presente su tutto il territorio nazionale e oltretutto dispone già di personale qualificato allo scopo (laureati, diplomati, tecnici professionalmente preparati) e di fatto già organo di vigilanza ai sensi del dl 626/94 per quanto concerne la sicurezza antincendi e già impegnati nella formazione del personale di aziende private e di Enti pubblici. Cosa manca allora?, manca l’attività ispettiva, che ci consentirebbe di verificare se le norme antincendio e di sicurezza siano adeguate e soprattutto rispettate, rendendo così più sicuri gli ambienti di lavoro.

 

Al momento ciò non è possibile con gli attuali organici, oramai sempre più a ranghi ridotti siamo costretti a lavorare con il supporto di lavoratori precari, per le sole attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione, tuttavia facciamo fronte a tutte quelle attività non di soccorso spesso fuori dall’orario ordinario, che moltiplicano i carichi di lavoro per i pochi addetti in servizio, si tratta della preparazione degli addetti per quanto concerne i piani di evacuazione, procedure di soccorso e di prevenzione dei danni e di infortuni potenziali all’interno dei luoghi di lavoro.

 

I Vigili del Fuoco oggi dispongono di un organico di circa 29,000 unità, (contro 505.000 carabinieri, 300.000 poliziotti, finanzieri, etc.) distribuite su 4 turni, garantendo la presenza in servizio ogni giorno, nelle 24 ore circa 4.000 unità, allo stato attuale ogni 2800 abitanti dispongono di un Vigile del Fuoco, mentre le norme europee ne prevedono 1 ogni 1000 , ed ogni centro dovrebbe essere raggiunto in 20 minuti massimo, cosa che oggi in Italia in tante realtà non avviene.

 

Se da un lato vi è un risveglio di coscienza, l’altra faccia della medaglia, vede mettere in discussione la prevenzione incendi con l’emanazione di nuove norme che vanno incontro alle imprese con “riduzione dei costi”. Se ciò dovesse avvenire, le liberalizzazioni previste da questo governo contribuirebbero alla diminuzione della sicurezza nei posti di lavoro realizzando una diabolica contraddizione: abbassa la soglia della sicurezza e poi s’indigna con le solite parole di circostanza ad ogni morte sul lavoro.

 

Sarebbe un atto di grande responsabilità considerare la sicurezza una grossa opportunità per migliorare la qualità del lavoro e della vita di migliaia di persone,è non vederla come un costo da annullare per favorire le imprese, che a nostro avviso dovrebbero essere oggetto di visite ispettive continue da parte di tutti gli organi di vigilanza previsti dalle norme vigenti tra cui il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco che deve essere messo in condizione di poter esercitare questa attività senza incidere sul sevizio tecnico urgente alle popolazioni.