Vigili del Fuoco prossimi alla bancarotta (o al default che fa più chic)!
Lavoratori, è difficile crederci ma è così. Poche le vie d'uscita tenendo in considerazione la scarsissima sensibilità di questo Dipartimento nei confronti del Soccorso Tecnico Urgente a cui noi tutti siamo chiamati a svolgere.
Si gentili colleghi, non abbiamo alcuna produttività se non quella di produrre un servizio alla collettivita, un servizio di soccorso che, qualsiasi paese occidentele (o che si definisce tale) è chiamato a fornire ai suoi cittadini che per questo pagano profumatissime tasse.
Hai voglia a citare la costituzione, il nostro ordinamento, le nostre competenze, il nostro contratto a cui siamo vincolati, preferiscono dll'alto dei loro uffici a continuare a dare denaro a speculatori di varia natura riducendo drasticamente tutti i servizi essenziali alla società: soccorso, istruzione, sanità, servizi sociali ecc.
Se già i comandi si trovano indebitati fino al collo e riducono quella che è la sicurezza degli stessi operatori del soccorso, rinviando magari le sole manutenzioni sui mezzi di soccorso o non facendo fare la dovuta istruzione sugli stessi perché si consuma troppo carburante, è dal prossimo anno che dovranno ancora ridurre le spese.
La domanda è: cos'altro ancora si potrà ridurre se siamo già messi così male?
2012: -17 milioni di euro
2013: -22 milioni di euro
2014: -42 milioni di euro
In tre anni avremo 81 milioni di euro in meno!
Cosa potranno fare quei fornitori che si sono accontentati di ritardare l'emissione di una fattura o che semplicemente non forniscono alcun bene fino al saldo del conto precedente?
E' triste ripercorre la storia del Corpo Nazionale e scoprire che è stato semplicemente abbandonato al suo destino; non solo non esiste un timoniere (ce ne siamo accorti da quando il Capo del Corpo mai ha fornito elementi di natura economica positivi) ma mancano anche la bussola ed il carburante per muovere.
Nel contenimento delle spese sono stati calcolati anche la mancata manutenzione alle sedi che cadono a pezzi, mezzi con più di 30 anni di servizio che nelle calamità rimangono per strada e non possono essere messi fuori servizio perché non ne esistono altri, passaggi di qualifica interminabili che hanno tolto qualsiasi stimolo ai colleghi che da più di 20 anni ricoprono lo stesso ruolo, assunzioni promesse e mai mantenute che non permettono uno svecchiamento del personale oramai mediamente ultra quarantacinquenne ma si continua a produrre precari formati con appena 120 ore di corso..
Ci siamo forse sbagliati a definire questo Glorioso Corpo Nazionale sull'orlo del fallimento per mancanza di risorse, probabilmente sarà portato nei tribunali giudiziari per subire un processo di natura fiscale ma si salverà per sopraggiunto limite di età...sempreché non arrivi la pensione a 70 anni di servizio, allora occorrerà una legge ad personam.