Vigili del Fuoco: la RdB scrive a Pisanu
Dopo la grande manifestazione del pubblico impiego del 6 dicembre che ha visto la partecipazione in piazza di più di un migliaio di vigili del fuoc
Nelle calamità di questi mesi i lavoratori hanno dimostrato di essere la componente fondamentale della protezione civile, nonostante ciò il Parlamento nella conversione del decreto legge in discussione alla Camera, non individua nella struttura del Corpo nazionale il coordinamento dei soccorsi e delle attività di protezione civile e non riconosce alla categoria il ruolo e la professionalità che merita.
La legge Finanziaria mantiene invariate le politiche in materia di assunzione di personale, avvia un'ulteriore stretta nel bilancio del Corpo nazionale e rafforza le politiche di mantenimento del precariato, allontanando così la possibilità di assunzione per le migliaia di giovani ai quali spesso le diverse maggioranze governative hanno promesso assunzioni, ma mai hanno dato seguito.
E’ ancora aperta la questione fondamentale che riguarda il rinnovo del contratto di lavoro.
La RdB è intervenuta in modo determinante nei confronti del Governo e del Parlamento rispetto alla volontà di trasformare il ruolo del Corpo nazionale limitando le libertà e i diritti dei lavoratori. Allontanato il rischio di un blocco sul rinnovo del contratto di lavoro, permane ancora da parte di Cisl e Uil, la responsabilità di aver "inchiodato" la categoria in un dibattito sterile e infruttuoso da più di un anno: pare non vogliano accettare l'esito espresso del Parlamento, impedendo di fatto l’apertura del rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
La RdB ritiene fondamentale aprire un confronto sulle tematiche che riguardano l’organizzazione del Corpo nazionale con il Ministro, il quale fino ad ora ha dimostrato di non essere in grado di garantire uno spazio dignitoso nell’ambito del Ministero dell’Interno che risulta spesso indifferente alle peculiarità e al ruolo esercitato dai vigili del fuoco nel paese.
Per quanto attiene il rinnovo contrattuale la RdB ha avviato tutte le iniziative presso l'Aran, chiedendo l'apertura immediatamente del tavolo e ha presentato la sua piattaforma che prevede un salario europeo e introduce un meccanismo automatico di adeguamento dei salari al costo della vita.