Vigili del fuoco ‘in panne' «Siamo senza capi squadra»

L’arrivo di 4 pompieri non basta: «Ne vanno in pensione 11»

Modena -

I Vigili del fuoco del comando provinciale di Modena sono a secco. Non di acqua da gettare sul fuoco, ma di personale. Anche se la situazione si fa incandescente. A intervenire sulla carenza di organico sono i sindacati RdB\CUB CISL UIL, che giudicano come un’emergenza la mancanza di pompieri nei vari distaccamenti. L’annuncio dell’arrivo di 4 vigili del fuoco è stato presto disatteso dal fatto che, malgrado i rinforzi, l’organico tornerà presto a essere insufficiente. Negli ultimi tempi sono 23 i pompieri che sono stati trasferiti in altre province a causa della mobilità, sono cioè stati avvicinati a casa. In compenso ne sono arrivati 27. Ma il saldo positivo di +4 unità è già sparito: due vigili non sono reperibili per motivi familiari, mentre tre sono andati in pensione. E il futuro non promette bene, visto che presto altre 8 persone usufruiranno della pensione. Ecco che gli arrivi non rimpiazzano le partenze: anzi, il saldo è drasticamente negativo.

 

I sindacati, sottolinea la gravità della situazione: «Non è vero che Modena avrà quattro nuovi vigili del fuoco, perché ne sono appena andati tre in pensione e altri otto ci andranno entro l’estate. Pertanto andremo a meno sette unità », dicono i sindacati Cisl, Uil e RdB\CUB dei vigili del fuoco di Modena. «In realtà l’organico dei vigili del fuoco modenesi si sta sempre più riducendo — aggiungono Silvano Patrocli (Cisl), Salvatore Dongu (Uil) e Fabrizio Benvenuti (RdB) — In particolare nessun incremento di uomini è previsto per il distaccamento di Vignola, se non penalizzando l’organico delle altri sedi». I sindacalisti di Cisl, Uil e RdB\CUB ricordano che i vigili del fuoco già oggi faticano a garantire una squadra per ogni distaccamento permanente (Carpi, Pavullo, San Felice, Sassuolo e Vignola) e due squadre per la sede centrale di Modena. La vertenza sindacale avviata nei mesi scorsi ha proprio l’obiettivo di ottenere per Vignola il riconoscimento di distaccamento permanente, e non misto come decretato finora dal ministero dell'Interno. «IL NOSTRO obiettivo non è ancora raggiunto e a Vignola non sono state assegnate le unità necessarie di personale qualificato (capisquadra)». Anzi, proseguono Patrocli, Dongu e Benvenuti, questa figura si è ulteriormente ridotta in tutta la provincia, costringendo il comando a togliere tre persone alla sede di Vignola dall’inizio dell’anno per far fronte alla carenza nelle altre sedi provinciali permanenti». La copertura del turn over non è garantita — concludono — i vigili del fuoco che hanno maturato l’anzanità di servizio per andare in pensione non verranno sostituiti. Se questi colleghi non saranno integrati, saremo costretti a ridurre ancora l’organico e diventerà sempre più difficile garantire un servizio di soccorso minimo alla popolazione».